Francamente, se siete francesi e che esitate ancora a recarvi in Italia per l’Expo 2015, basta andare sul sito internet dell’Expo per farvi definitivamente passare la voglia di una vacanza in Italia. La versione francese del sito è un insulto alla lingua di Molière. Se fosse ancora in francese maccheronico, sarebbe divertente. Ma no! è ancora peggio! Ho tradotto un testo intitolato: La nourriture dans l’art, de 1600 à Warhol dal francese all’italiano, così vi renderete conto del massacro. E ancora, sono riuscito a rendere il mio testo italiano più comprensibile di quello in francese 🙂
Di Campi a Baschenis, Ceruti, Figino, di Magritte a De Chirico, passando da Manzoni e Fontana ed arrivare a Warhol. Alcuni dei maestri dell’arte ad ammirare alla mostra “il cibo nell’arte. Capolavorabarbadori grandi maestri di 1600 a Warhol”, a Brescia dal 24 gennaio al 14 giugno 2015.
Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita: il Tema di Expo Milano 2015 sul web.
Coordinandosi con il Tema di Expo Milano 2015, “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, la mostra esemplificarà, utilizzando un criterio iconografico e cronologico, che i maestri, in attività dal XVI al XIX secolo, amamereste designare piatti, cibi dai loro paesi di origine e proposti di piatti ormai scomparsi.
100 le opere in mostra, la più parto di storia dell’arte italiana, a partire dalla fine del 1500 a oggi. Proponendo un legame importante con il tema di Expo Milano 2015 – bene ha egli spiegato il direttore della mostra David Dotti. – Si tratta di un viaggio nell’arte, nel cibo e nei luoghi: gli artisti erano molto sensibili ai tradizioni dai loro paesi di orgighin. I maestri napolitani fighirorerono il “casatiello” o le “sfogliatelle” ed i maestri della Toscanaba e dell’Emilia Romagna si vedono i salami, mentre che il quadro della Lombardia protagonista è alcune volte la selvaggina”
Do 1600 a Wharol il cibo è un sistema di comunicazione che viagga da più di 4 secoli.
Tra i diversi capolavoro in mostra si trova per esempio i ” mangiatori di ricotta – quelli che mangiano la ricotta” di Vincenzo Campi, il Piatto di pesche – Plat de pêches” di Ambrogio Figino (la prima natura morta della storia dell’arte italiano realizzata cinque anni in anticipo in rapporto alla canestra di frutta di Caravaggio), l’importante durante di nature morte di Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto, la “Tavolo con angurie – Table avec pastèques” del divisionista Emilio Longoni e “L’Ultima Cena – la Cène d’Andy Warhol, la famosa opera dell’artista pop americano riprendendo l’ancora più famosa La Cena di Leonardo da Vinci.
La mostra si compone di dieci sezioni, amo bene pensare a dieci piatti: l’allegoria di cinque sensi, mercati, dispense e cucine, la frutta, la verdura, pesci e cristacea, tutto tipo di selvaggina, carne, salumeria e formaggio, dalci, vini e liquara; tavole apparecchiate, il cibo dell’arte del XX secolo – ha – egli – sottolineato il direttore. Offriremo un meno artistici. Ha conclusione del percorso l’instalazione di Paola Nizzoli “la piramide alimentare”.
“Auguro che questa mostra provocherà dell’appetito solo no artistico. Scoprire le nostre usanze gastronomiche attraverso gli occhi degli artisti può senza dubbio provocare un appetito intelletuale ha egli sottolineato Davide Dotti, aggiungendo con entusiasmo – su 100 opere, 26 sono inebite, trovate tra le collezioni private. Sono veramente felice di prasentare l’opera di Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto: le sue tavole apparecchiate, mai mostrate fino ad oggi.
Per informazione sulla mostra visitate il suo sito.
Se per la redazione del testo hanno chiamato un francofono, doveva venire dal 93. Ci vuole tanto a far verificare un testo da una persona provvista almeno della licenza elementare? Dici bene, questo pressapochismo non depone a favore della serietà dell’Expo.
dragor (journal intime)
"Mi piace""Mi piace"
Stai bene mio caro Dragor? Hanno dovuto leggere il mio post perché hanno completamente riscritto il testo! 🙂 Resta una cosa incomprensibile per un sito dedicato ad un’Expo “UNIVERSALE
, i visitatori hanno solo tre lingue a disposizione: italiano, francese, inglese. Quando pensi che il sito dell’ufficio del turismo di un paesello come Bordeaux è disponibile in russo, cinese, tedesco, giapponese, spagnolo…ecc…Spendono miliardi di euro per l’Expo e si suicidono perché hanno risparmiato quattro soldi per il sito internet. Proprio incredibile!
Alex
"Mi piace""Mi piace"