San Valentino: Gli amanti di Bordeaux!

Gli amanti di Bordeaux, terracotta realizzata da Pistillus tra la fine del II secolo e l’inizio del III secolo d.C. Scoperta in una casa bordolese nel 1850.

Ai tempi di Asterix, Bordeaux si chiamava Burdigala e i suoi abitanti non bevevano frascati come i barbari romani o cervogia come i selvaggi galli, ma già vini pregiati! In febbraio, i civili bordolesi non sacrificavano capre per i lupercali  e non avevano bisogno di frustare le loro donne per renderle fertili come si faceva nel terzo Mondo (diciamolo chiaramente, in Guascogna, i disturbi sessuali di cui soffrivano i poveri romani erano completamente sconosciuti, un po’ come la paura per i vichinghi).  Anzi, in una città civilissima come Burdigala, gli antichi bordolesi avevano addirittura altre usanze e quella di fare dei doni alle loro donne, senza scopo, soltanto perché le amavano, era molto diffusa (e non solo in febbraio). Non credete quello che leggete nei libri oppure su internet: è cosi che è nata la festa di San Valentino! In realtà, il primo Valentino repertoriato si chiamava Valentignac ed era viticoltore a Marojallia (Margaux) nel Médoc. Una volta, a Burdigala, non si produceva vino per l’esportazione, ma per il consumo locale. Solo quando i bordolesi non riuscivano a bere tutta la quantità di vino prodotta, i viticoltori prendevano il mare oppure la via Agrippa per tentare di vendere il loro vino ai barbari che siano romani o galli. Probabilmente, è quello che è successo al nostro Valentignac bordolese che si è ritrovato alla fine del II secolo, in pieno inverno, tra i bevitori di cervogia, in un paesello chiamato Augustodunum (Autun) a fare il giro delle taverne per spacciare qualche botte di questa bibita in provenienza dalla lontana Novempopulana (Aquitania), tanta esotica al palato grossolano dei barbari. E il Vascon (guascone) Valentignac che era già buon negoziante in vino è riuscito a vendere una parte della sua merce. Non abbastanza per regalare alla moglie una collana preziosa o una figurina in bronzo, ma comunque abbastanza per entrare nella bottega di Pistillus, un cloroplasta (vasaio) rinomato in tutta la Gallia per le sue figurine e statuette di terracotta e acquistare questa bellissima terracotta che raffigura l’immagine perfetta della felicità di due innamorati. I due amanti sono sdraiati su un letto romano, nudi sotto le lenzuola e si tengono abbracciati, l’uomo accarezza amorevolmente il mento della donna sussurrandole probabilmente delle parole d’amore, un cane dorme sul letto arrotolato su se stesso. Non vi fa tenerezza questa terracotta? Non la comprerete per la festa degli innamorati come l’ha fatto Valentignac nel corso del secondo secolo d.C? Questa modesta terracotta è stata battezzata: gli amanti di Bordeaux perché è stata scoperta in una casa di Bordeaux negli anni 1850 (potete vederla non lontano da Parigi, al museo delle antichità nazionali di Saint Germain en Laye). La storia non finisce qui. Quando il nostro Valentignac torna a Burdigala, frettoloso di ritrovare la moglie per farle il suo dono, le porte della città sono chiuse. Una guerra è scoppiata tra i civili abitanti di Burdigala ed i barbari romani e Valentignac che vuole tornare al più presto a coltivare la sua vigna presso la moglie si propone per negoziare con i romani: “Barbari, ci avete invasi perché eravate convinti che la dieta bordolese a base di ostriche di Arcachon guarirebbe la vostra impotenza sessuale. Risultato zero e avete esaurito tutti i nostri giacimenti di ostriche. Adesso non frustate e tentate di violentare soltanto le vostre matrone e le vostre arpie, ma anche le burdigalesi che incrociate per le vie della città, ultimamente avete ricoperto le mura di Burdigala con dei graffiti pornografici per tentare di eccitarvi. Francamente, se volete continuare a vivere tra noi, dovete civilizzarvi e rinunciare a tutte queste stupidaggini. Siamo in febbraio quindi invece di frustare le donne, fate dei regali come quello che mi preparo a fare a mia moglie. Le violenze domestiche non vi porteranno da nessuna parte, allora provate la tenerezza…ecc…” E’ questa storia di Valentignac che è all’origine della festa di San Valentino e che si è diffusa nel mondo intero. Adesso come i barbari romani hanno fatto di Valentignac, un semplice viticoltore di Marojallia innamorato di sua moglie, un santo chiamato Valentino? Non me lo spiego. Mistero.

2 thoughts on “San Valentino: Gli amanti di Bordeaux!

  1. Grande post come sempre. Mi vengono in mente le storie di Baudolino. Valentignac? Vallo a dire ai Ternani. Sei sicuro? I burdigalesi facevano doni senza scoppo? Non ci credo!
    Già, i vichinghi sono tutti cornuti!

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    • Grazie per l’apprezzamento Ziryab! I ternani non hanno niente da temere per il loro Valentino. Visto che sei solo la terza persona ad avere letto il post, ci vorranno secoli prima che io possa ripristinare l’onore di Valentignac 🙂

      Buon Weekend,

      Alex

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