Un lettore mi chiede: Qual è la parola più bella della lingua francese?

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La liseuse, Henner Jean Jacques (1829-1905). Parigi, museo d’Orsay

Io adoro la parola “liseur, euse” che deriva dal verbo “lire” (leggere) e che designa una persona che legge molto. Nel dizionario, sopra la parola liseur, euse, c’è la parola “liseron” che designa il convolvolo (abbiamo anche la parola latina “convolvulus” per dire “liseron”, ma sarebbe decisamente troppo di onore per una pianta che tutti consideriamo una gramigna). Qual è il rapporto tra il fatto di leggere molto e il convolvolo in francese? Un bellissimo proverbio inventato da Raymond Queneau che completa il proverbio seguente: “C’est en forgeant qu’on devient forgeron” (Forgiando si diventa fabbri) e Raymond Queneau di aggiungere: “et c’est en lisant qu’on devient liseron”. In italiano si perde la rima: Forgiando si diventa fabbri  e leggendo si diventa convolvolo, ma in francese è la cosa più bella e divertente del mondo!…al femminile la parola “liseuse” non designa soltanto una ragazza che legge molto, ma anche una specie di mantellina che le donne indossavano per leggere a letto; una copertina per foderare i libri; un piccolo coltello che serviva di tagliacarte e di segnalibro – ricordo di un tempo dove i libri venivano venduti intonsi. Questa parola “liseuse” è come la gramigna e si risemina da solo e oggi che le donne non indossano più di mantelline per leggere a letto, che i vecchi tagliacarte prendono la polvere nei cassetti delle biblioteche, ai tempi di internet e delle nuove tecnologie, questa parola “liseuse” ha preso un altro senso perché un genio francese ha avuto l’idea di utilizzare questa straordinaria parola per designare i lettori di Ebook e io ho regalato a natale una di queste diavolerie informatiche a mia madre (che è una grande “liseuse”) solo perché la sonorità di questa parola mi piace da morire. Forse mi direte che non c’è di differenza tra la parola “lecteur” e “liseur” e invece c’è una differenza abissale. Un “lecteur” è una persona che legge oppure che ha la funzione di leggere o ancora un dispositivo elettronico o informatico che permette di leggere un testo o dei dati. Invece un “liseur” è qualcuno che ha una specie di strana malattia, quella della lettura, e che per sopravvivere ha la necessità vitale di leggere tutti i libri dell’Universo….

6 thoughts on “Un lettore mi chiede: Qual è la parola più bella della lingua francese?

  1. Bonjour mon très cher Alex,
    Io conosco il vocabolo riferito alla mantellina, non per forza indossata sulle spalle unicamente per leggere, ma anche per (forse è slittato il significato dall’originale francese) pettinarsi, almeno mia nonna dava a liseuse tale denotazione.
    Sinon j’ai cherché la crème pour le “pozzodamore” e mi sembra che assomigli a quella che gli italiani indicano con il termine chantilly: crema pasticcera e albumi montati a neve in proporzioni non tanto segrete.
    Certamente poi ognuno ha una sua propria idea di chantilly!

    P.S. bellissimi il dipinto e la citazione di Queneau

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    • Bonjour ma très chère Francesca,

      “C’est en lisant qu’on devient liseron et c’est en sciant que Léonard de Vinci” 🙂 Me fait sourire le destin de cette liseuse française, émigrée en Italie et qui se retrouve à exercer un nouveau métier, j’aime à imaginer ta stupéfaction quand tu as découvert que les confettis, en France, se lançaient pour le Carnaval ! 🙂
      Mais peut-être que tu trouveras à Paris, une pâtisserie qui fait le “pozzodamore” ! Je ne pense pas que la recette se trouve sur internet, peut-être quelque chose d’approchant, mais pas la crème chiboust qui fait la renommée de cette pâtisserie girondine. D’ailleurs, sur internet, il en existe des milliers de versions et les pâtissiers font penser à ces alchimistes qui s’échinent à créer la pierre philosophale.

      Alex

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      • 🙂
        Bonjour Alex caro,
        oui, tu as raison à propos del “pozzodamore”, et je pense qu’il faudrait corrompre un pâtissier : des “confettis” en échange de la recette, la vraie, de la crème chiboust (pronunci “-st”?).
        Qu’en penses-tu ?
        Je t’embrasse et bonne journée.

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      • Bonjour ma chère Francesca,

        Peut-être, surtout si ce sont des confettis de ta ville et pas ceux que l’on trouve en France ! Oui, il faut prononcer chiboust comme l’interjection oust ! 🙂

        Bises,

        Alex

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    • Buongiorno Monica,

      In Francia, dal parrucchiere, non ti mettono una mantellina, ma piuttosto qualcosa che assomiglia ad una camicia di forza!

      Alex

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