Le elezioni dipartimentali francesi si svolgeranno il 22 e il 29 marzo e io non ci capisco niente a queste elezioni e sfido chiunque di capirci qualcosa. In Francia, il cantone è la circoscrizione amministrativa del dipartimento (provincia) quindi, una volta, lo scrutinio si chiamava “elezioni cantonali” e la gente votava per eleggere i consiglieri generali (provinciali) per sei anni. Questo scrutinio è stato ribattezzato “elezioni dipartimentali” perché a queste elezioni cantonali c’era sempre un’astensione record visto che la gente (l’autore di questo blog compreso) non capiva niente a questa divisione amministrativa chiamata “cantone” ed era addirittura incapace, anche dopo un mandato di sei anni, di citare il cognome di uno di questi fottuti consiglieri generali e una delle competenze del dipartimento. Seguite ancora? Perché questa storia delle elezioni dipartimentali sta per diventare veramente kafkiana!
Adesso che votiamo per queste nuove elezioni cantonali diventate dipartimentali, per semplificare il governo ha deciso che la gente non voterà più per un candidato o una candidata, ma per una coppia! Avete letto bene, cari lettori, dobbiamo votare per una coppia come in un gioco televisivo: un uomo e una donna. Siamo passati da un scrutinio uninominale a due turni ad uno scrutinio binominale a due turni. Notate che votiamo ormai per una coppia, ma non per un matrimonio perché l’uomo e la donna potranno esercitare il loro mandato in modo completamente indipendente, senza dovere di fedeltà se preferite. Seguite ancora? Perché storia delle elezioni dipartimentali sta per diventare veramente kafkiana!
Altra novità ancora più interessante. L’elettore deve andare a votare senza conoscere le competenze degli eletti che egli sceglierà! Avete letto bene, cari lettori, non sappiamo niente delle competenze dei nuovi eletti e gli eletti non hanno la minima idea del tipo di lavoro che dovranno fare! Perché? Perché il progetto di legge sulla nuova organizzazione territoriale della Repubblica che doveva essere adottato il 10 marzo è completamente insabbiato: la rappresentazione nazionale non riuscendo ad accordarsi sulle competenze dei dipartimenti. Incredibile, no? Seguite ancora? Perché la storia delle elezioni dipartimentali sta per diventare veramente kafkiana!
Quindi votiamo per delle coppie di cui non sappiamo cosa faranno in dipartimenti di cui non sappiamo quali saranno le loro competenze. Ma pensate che la storia finisce qui? Votiamo per delle coppie che forse non avranno nemmeno un dipartimento a gestire perché, nel 2014, è stato deciso dal governo la soppressione dei dipartimenti all’orizzonte 2021 nello scopo di semplificare, chiarificare e risparmiare soldi. Pensate un po’ che i dipartimenti ed i consiglieri generali non hanno nessuna voglia di essere sacrificati! La situazione è completamente bloccata perché i cervelli che ci governano non si sono accorti che per sopprimere una collettività locale ci vuole una riforma costituzionale con una maggioranza dei 3/5 del parlamento riunito in congresso. Insomma qualcosa di impossibile ad ottenere dal governo attuale. Seguite ancora? Perché la storia delle elezioni dipartimentali sta per diventare veramente kafkiana!
Dunque, davanti a questa impossibilità costituzionale, il governo ha seppelllito provvisoriamente il suo progetto e i dipartimenti verranno conservati per un tempo con delle competenze ridimensionate; è tutto l’oggetto del progetto di legge sulle competenze dei dipartimenti di cui abbiamo parlato precedentemente e che ha scattato una guerra di trincea all’assemblea nazionale e al senato. Ma perché non respingere le elezioni fino all’adozione di una legge definitiva invece di fare votare la gente per queste coppie di cui non sappiamo niente per quanto riguarda le loro future competenze? E’ completamente assurdo! Il governo, pensando che i dipartimenti sarebbero soppressi nel 2021, aveva cominciato a sbranarli amputando la metà dei budget. Al momento in cui scrivo, la legge sulla nuova organizzazione territoriale che dovrebbe essere adottata in un futuro incerto prevede che la grande parte delle competenze dei dipartimenti verranno trasferite alle Regioni, ma non tutto quello che riguarda le spese sociali. I dipartimenti conserveranno la gestione delle scuole medie, ma non quella dei trasporti scolatici! I dipartimenti continueranno a trasportare i disabili, avranno probabilmente ancora le gestione delle strade e della sicurezza civile, della lettura pubblica (le biblioteche), la sicurezza alimentare. Invece i dipartimenti dovrebbero condividere con le Regioni: il turismo, internet, la gioventù e lo sport. Ogni competenza fa l’oggetto di discussioni infinite e di lotte accanite tra lo Stato, le regioni e i dipartimenti. Impossibile per l’elettore di base di capirci qualcosa a questa bozza di legge. Seguite ancora? Io no ed è la ragione perché non andrei a votare il 22 e 29 marzo; è la sola cosa certa dopo queste elezioni dipartimentali: gli astensionisti saranno il primo partito di Francia!