In tanti mi chiedete una seconda parte al mio famoso post: Italiani a ruota libera su Bordeaux e dintorni! che mi arrendo e propongo una seconda salva di tutte queste domande strane, bizzarre, divertenti, sorprendenti…e che permettono ai lettori italiani via google di raggiungere il mio blog. Niente è inventato e tutte le domande sono tratte dalla rubrica: “termini di ricerca” della bacheca di WordPress. Ho selezionato dieci domande alle quali cercherei di rispondere….
Praticare il nudismo a Bordeaux?
Assolutamente vietato! Autorizzato solo per le tre donne in Piazza della Borsa. Francamente se passeggiate nudi in via Sainte Catherine o Cours de l’Intendance, rischiate di finire le vacanze in carcere per esibizionismo! Invece all’Oceano è autorizzato praticamente ovunque e il giudice che vi ha condannato per esibizionismo a Bordeaux è forse un appassionato di naturismo a Montalivet!
Il fiume nella città di Bordeaux?
Non potete sbagliare! Anche con un GPS cinese comprato sul mercato di Ventimiglia. Il fiume passa in centro città; è questa cosa gialla che sembra una gigantesca strada polverosa. Indizi per scovarlo: i ponti e le navi da crociera americane in sosta davanti a Piazza della Borsa.
Foto amatoriali di ragazze con basco a Parigi?
So che gli italiani hanno questa fantasia di vedere dei francesi con il basco quando vengono in Francia, ma tranne i vecchietti che vivono nei Paesi Baschi e che mantengono questa tradizione del basco, gli altri francesi non lo indossano più da 60 anni. Per le foto amatoriali di ragazze a Parigi senza basco, non avete bisogno di Bordeaux e dintorni per scovarle su internet!
Musei ingresso gratis a Bordeaux?
Purtroppo, dall’anno scorso, l’ingresso dei musei non è più gratuita a Bordeaux. Colpa di questo brutto e inutile nuovo stadio che il municipio ha fatto costruire per il campionato europeo di calcio 2016. I soldi degli ingressi ai musei servono per il finanziamento dello stadio, ma vedrete che i soldi dei biglietti di calcio non andranno ai musei e all’acquisto di opere d’arte.
Saint Estéphe e Saint Julien a quale regione vinicola appartengono?
Médoc. Una regione in cui i vini sono fatti con dei vitigni chiamati Cabernet franc, Cabernet sauvignon, Merlot, Petit Verdot e Malbec. Mescolate il tutto secondo certe percentuali e antichi saperi e ottenete un vino del Médoc più o meno buono. Notate che non si scrive Saint Estéphe, ma Saint Estèphe con l’accento grave! Mai capito le difficoltà degli italiani con gli accenti francesi, soprattutto che l’accento grave e l’accento acuto esistono in italiano! Vi assicuro che leggere pasta brisè invece di pasta brisée mi spezza il cuore!
Azienda agricola di Marine Le Pen?
Marine Le Pen non è contadina e non ha nessun azienda agricola, d’altronde lei vive in uno château nei dintorni di Parigi e ha ricevuto un’educazione borghese. Invece lei possiede questo solido buon senso contadino per fare fruttare la sua azienda politica e per solcare l’elettorato contadino. Altrimenti lei non fa la differenza tra una vigna ed un ulivo e se c’è una differenza, è la colpa di Bruxelles!
Sognare porcini davanti un cimitero?
Probabilmente che il vostro subconscio vi avverte che il piatto di porcini che avete inghiottito qualche ora fa era un piatto di porcini malefici e che dovete svegliarvi in fretta per correre all’ospedale!
Che significa l’école buissonnière?
Significa marinare la scuola, quasi un arcaismo perché è un’espressione riservata alla scuola elementare e le madri francesi di oggi non lasciano i figli prima che siano in classe, io andavo a scuola a piedi quindi avrei potuto fare l’école buissonnière. L’aggettivo Buissonnier(ère) deriva da buisson che significa cespuglio e dà l’idea che c’è qualche bestiola che vive dentro questo cespuglio e d’altronde c’è una razza di conigli che si chiama addirittura “buissonnier” per questa ragione. Il rapporto con la scuola? Nel XVII secolo, i protestanti non avevano il diritto di mandare i figli a scuola e dovevano organizzare delle scuole clandestine nei boschi, fra i cespugli, è l’origine di questa espressione. Alla scuola media e al liceo si utilizza l’espressione “sécher” (seccare) e se sentite due adolescenti dire: “on sèche aujourd’hui ? (secchiamo oggi?) non significa che siano vittime della xylella fastidiosa, ma che hanno l’intenzione di passare la giornata al bar!
Come spostarsi nel golfo della Gironda?
Non esiste un golfo della Gironda, esiste un estuario della Gironda che sfocia nel golfo di Biscaglia. In macchina lungo l’estuario della Gironda e in barca nel golfo di Biscaglia!
Immagini tavola da surf con vela in pasta zucchero?
Mi lascia piuttosto perplesso questa domanda. Forse si tratta di qualche surfista che vorrebbe un’idea di decorazione per una torta di compleanno. Francamente non ho mai visto una tavola da surf con una vela e poi una vela in pasta zucchero? con il caldo che abbiamo a Bordeaux?
Ostricultori in zona Bourdox?
Non c’è il mare a Bordeaux, gli ostricoltori si trovano in zona Arcachon! Cari lettori, il nome della mia città non è Bordo, Bordau, Bordex, Bordeax, Bourdox, Vourdo…ecc…ma B.O.R.D.E.A.U.X. Concedo che non è facile da scrivere e da pronunciare anche per un francese. Il primo O deve essere aperto e il secondo O cioè EAUX deve essere leggermente chiuso. Solo qualcuno che ha vissuto qualche tempo a Bordeaux può riuscire a pronunciarlo!
Questo post è troppo divertente e provo a calarmi nei panni di questi italiani a ruota libera…
Allora, cominciamo dalla fine!
Sei fortunato che non conosci la mia mamma che pronuncia il nome della tua città -non perché parli di vino, ma perché si usa per indicare il colore- esattamente al contrario di come si dovrebbe, forse perché lei è delle parti di Livorno e lì hanno qualche problema con l’apertura e la chiusura delle “e” e delle “o”, quindi /bor’dɔ/
Poi, dai, lo sai benissimo che nei mari interni come il Mediterraneo, senza onde sufficienti a surfare, le tavole hanno la vela e si chiamano infatti “wind surf”. Poveretti, che devono fare? Magari pensano che il surf, quello “vero”, lo fanno solo in America! Comunque, è uno spettacolo piuttosto bello vederne le acrobazie sospinte dal libeccio forte. Per la pasta zucchero…che dire, un tipo goloso!
Infine, gli accenti: non si imparavano a scuola perché non hanno particolare rilevanza nella pronuncia. Si faceva un segnetto così: ă (come una “a” breve latina, per esempio). Così, quando si scrive a mano si tira giusto un segnaccio all’incirca sulla lettera.
Ancor meno rilevanza hanno per noi gli accenti del francese, che non si insegna più nelle scuole da anni (sai, ora abbiamo il Jobs Act, la Spending Review o peggio il Be cool! Join the Navy e così via!). Alla tastiera, invece, come sai, abbiamo i tasti dedicati e qui sarebbe importante azzeccare quelli gusti. Non tutti lo fanno.
Notte Alex,
m.
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Contento che il post ti abbia divertita! Ma forse anche tua mamma e te siete fortunate di non sentirmi pronunciare il nome della vostra città con il mio accento bordolese 😉
Certo, sul blog è per divertirsi e possiamo fare degli strafalcioni e sbagliare gli accenti e finalmente non ha particolare rilevanza e sono sempre il primo a dire che non è importante. Ma ti confesso che rileggo 40 volte un post prima di pubblicarlo tanto ho paura di fare un errore perché mi hanno insegnato a scuola ed a casa che anche tirare un segnaccio all’incirca su una lettera è una mancanza di rispetto per il lettore 😉
Buona notte Monica,
alex
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