Oceano: Alex contro il Leone di ghiaccio!

Mercoledi 15 aprile. Lacanau, Médoc. Sono le sei del pomeriggio, la temperatura è di circa 30 gradi e mi appresto a fare il mio primo bagno della stagione. Ho attraversato chilometri e chilometri di foreste di pini marittimi e di dune per raggiungere la spiaggia del Leone, la spiagge più australe di Lacanau. Sotto la chioma della foresta fa mille gradi, ma il caldo non mi disturba perché, ogni tanto, c’è un po’ d’aria che soffia dalla lontana e desertica Spagna per rinfrescarmi. Ad ogni folata d’aria, i pini marittimi rilasciano centinaia di miliardi di particelle di polline, allora, la foresta è percorsa da nuvole d’oro che offuscano fino all’azzurro del cielo. E mi metto a respirare a pieni polmoni e voglio assorbire il massimo di polline possibile perché le streghe dicono che è un rimedio naturale contro tutte le malattie immaginabili quando è associato all’aria balsamica dell’oceano; sniffo anche la resina dei tronchi di pini marittimi frescamente tagliati che gli operai forestali hanno allineato lungo il vecchio sentiero; sniffo fino a sentirmi completamente ubriaco e invincibile. E mi dico che vivrei mille anni come le immortali che crescono sulle dune, che morirei soltanto quando non potrei più venire a respirare i pini marittimi delle Lande di Guascogna. Ho tanto percorso la foresta e le dune questo inverno che non provo nessuna stanchezza e che, ricoperto d’oro, salto l’ultima duna alta di 30 metri in due passi per raggiungere il mio vecchio nemico. Lo lascio ruggire e tuonare poco impressionato, tanto sono sicuro di vincere la nostra sfida annuale; Don Chisciotte aveva il suo elisir di Fierobraccio per vincere i suoi nemici ed io sono invincibile perché ho fiutato tonnellate di polline (diciamolo sono dopato fino al midollo). Mi lancio coraggiosamente contro il Leone di ghiaccio. Non temo niente. I miei piedi gelano istantaneamente eppure continuo ad avanzare nell’acqua polare. L’acqua mi ricopre le anche e mi ritrovo completamente paralizzato dal gelo. Il mio cuore continua a battere resistendo  strenuamente allo shock termico che gli sto imponendo. Il Leone di ghiaccio ride di questo presuntuoso che lo ha sfidato e si appresta a darmi il colpo di grazia. Mi tira una zampata e vedo un’onda gigante, uno tsunami, che presto mi sommergerà. chiudo gli occhi pensando che finalmente non sono immortale. L’onda polare si abbatte su di me e mi trascina vinto sulla sabbia. Buon perdente, guardo il vecchio Leone e mi dico che è una buona cosa di aver perso questa prima battaglia di aprile nella nostra guerra annuale e posso lasciarlo godere questa vittoria pirrica. Perché è solo una questione di tempo. Lo vincerò il mese prossimo quando il Leone di ghiaccio comincerà a riscaldarsi.

6 thoughts on “Oceano: Alex contro il Leone di ghiaccio!

      • Ma noi siamo abituati a questa nostra pozza tiepida…e già ci pare fredda prima di giugno!
        (sono invidiosa del clima della tua terra, però)

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      • Martedi 32 gradi e oggi appena 21! Clima più mite e non raccomandato per la gente che soffre di reumatismi. Io sono invidioso del clima dell’Italia per le bougainville (adoro questa pianta!). Nei Paesi Baschi si trovano ed anche a Bordeaux in certi giardini privati, ma dove abito, nella penisola del Médoc, crepano dall’umidità in inverno.

        Buona sera Monica,

        Alex

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