Cari lettori, se venite a trascorrere qualche giorno nella regione bordolese in primavera, forse sarete sorpresi di vedere lungo l’estuario della Gironda dei cartelli che dicono tutti la stessa cosa in due parole enigmatiche: “Gros maigres” cioè Grossi magri in italiano. E forse, vi chiederete cosa possono essere questi fottuti grossi magri che pullulano nell’estuario della Gironda. Il magro è un pesce tra i più apprezzati dagli abitanti dell’estuario della Gironda insieme all’alosa ed alla lampreda; altrove in Francia si chiama Courbine, ma nel Sud Ovest della Francia lo chiamiamo magro. Un pesce tanto magro che può misurare fino a 2 m per 100 kg di peso! Quindi non si chiama “magro” per questa ragione, ma per le sue carni pregiatissime, certo che i nostri magri non sono pieni di Omega 3 e grassi come i volgari salmoni norvegesi di allevamento! Diciamolo una volta che avete assaggiato del magro non volete più mangiare altri pesci. Quando vedete questi cartelli significa che i magri che vengono venduti misurano almeno una quarantina di centimetri; d’altronde è assolutamente vietato di pescare e di vendere dei magri che misurano meno perché i magri hanno una vita sessuale attiva solo dopo cinque anni quindi pescare dei piccoli magri esaurirebbe la risorsa. Notate che, nell’estuario della Gironda, il magro che pesa meno di 1 chilo è chiamato “maigrette” mentre i “maigras” sono i magri che pesano tra 1 e 2 chili .
Un magro di 40 kg pescato nell’estuario della Gironda.
Nell’oceano Atlantico, Il magro è diffuso tra la Norvegia e il Congo. Potete trovarlo anche nel Mediterraneo ma non è così comune come da noi. I magri che vivono nell’Atlantico Nord si riproducono soltanto nell’estuario della Gironda tra il comune di Meschers sur Gironde e quello di Mortagne sur Gironde. Ogni anno e durante tutta la sua vita, il magro lascia, in marzo, l’Atlantico per raggiungere le acque tiepide del nostro Mississippi europeo perché l’amico ha bisogno di un’acqua a 20 gradi per andare in fregola. In luglio, il magro lascia l’estuario della Gironda per tornare in Atlantico. In italiano, il magro si chiama bocca d’oro, invece, in francese, il magro si chiama anche “grogneur” cioè grugnitore. Cosa volete gli italiani sono dei poeti! Ecco un pesce che ha una vescica natatoria che gli permette di fare un bacano del diavolo, produrre suoni udibili fuori dell’acqua, durante il periodo di fregola, per decine e decine di metri e i nostri cugini lo chiamano bocca d’oro! Notate che è questa particolarità del magro che costituisce la sua sfortuna. La pesca al magro è una pesca all’orecchio! Prima di mandare le reti in acqua, i pescatori dell’estuario appiccicano l’orecchio sul fondo della nave per scovare i magri. Un altra particolarità dei pescatori dell’estuario è abbastanza divertente. Vi ho detto che la risorsa è preziosa dunque quando i pescatori catturano i magri, praticano la fecondazione artificiale. Sopra un secchiello d’acqua, accarezzano i ventri delle femminili per fare emettere le uova. Poi, “masturbano” i maschi finché eiaculano lo sperma sulle uova per fecondarle e buttano l’intruglio nelle ricche acque dell’estuario della Gironda…
Chissà se Collodi conosceva questo pesce quando ha immaginato l’avventura di Pinocchio nella pancia della balena 🐳!
Buona domenica,
m.
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Ne ho comprato uno di 2 kg l’altro giorno e ne ho mangiato tutta la settimana perché sono il solo ad apprezzare il pesce nella mia famiglia 🙂
Cara Monica, è Disney che ha immaginato l’avventura di Pinocchio nella pancia della balena, Collodi ha immaginato l’avventura di Pinocchio nella pancia di un pescecane “più grosso di un casamento di cinque piani” 😉
Buona domenica,
Alex
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Oh, caspita…è proprio vero!
A forza di stare con gli americani, mi sono giocata il cervello (loro pensano che Pinocchio sia in toto una creazione di Disney). Grazie di avermelo ricordato.
m.
p.s. certo, il grosso Magro girondino è un bestione inquietante, a vederlo lì, a confronto con il ragazzetto.
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Oh bon sang quelle histoire et quelle pratique ! Et quelle photo aussi !
Buona sera Alex, non credo di averne mai mangiato, anche se mi incuriosisce. Ma in estate si puo’ trovare in qualche ristorante?
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Bonsoir ma chère Francesca,
Sur la route du Médoc, je n’arrêtais pas de voir les affiches “Gros maigres” et j’ai eu l’idée d’en faire un post. C’est meilleur que le bar (branzino) et beaucoup moins cher; en fait, plus le poisson est gros, plus la chair est savoureuse. On en trouve dans toutes les poissonneries de la région bordelaise au printemps (même à celle d’Auchan Mériadeck, je suppose 😉 ). Je pense qu’on peut en trouver dans les restaurants au maximum jusqu’en juillet (si le maigre regagne l’océan atlantique tardivement). Après juillet, si tu vois du maigre sur la carte d’un restaurant, ce sera surement un poisson d’élevage.
Selon moi, le maigre doit être cuisiné le plus simplement possible comme sur le blog de cette bordelaise:
http://www.papillesetpupilles.fr/2009/06/darnes-de-maigre-au-four.html/
Alex
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