Sport: Altro che mondiali di nuoto….

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Già gli egiziani….CLICCATE L’IMMAGINE PER VEDERE IL VIDEO DELL’INCREDIBILE EXPLOIT!

Penisola del Médoc. Ieri, dietro casa mia, sull’isola ai bambini del lago di Hourtin, sotto un caldo atroce e davanti a un pubblico fervido, si è svoltato i mondiali di lancio di infradito, il perizoma dei piedi come vengono chiamate le famose ciabatte in francese. E non pensate che non sia uno sport serio perché solo a leggere le regole di questo sport mi è venuta l’emicrania. Sapete soltanto che le infradito di competizione non devono superare 225 grammi e che non devono essere in legno o in sughero altrimenti rischiate la squalifica. Le infradito in legno sono l’equivalente del  motorino elettrico per i ciclisti del Tour de France nell’Alpe-d’huez e se siete presi con le infradito in legno ai piedi, è la squalifica a vita. La Federazione Internazionale del Lancio di Infradito non scherza con il doping aerodinamico e dovete gareggiare con le stesse infradito che indossa il francese medio in vacanza. Poi come nel Base ball, c’è un ricevitore e il lancio di infradito è valido soltanto quando il ricevitore prende la ciabatta prima che tocchi terra. E credetemi non è così facile perché le infradito sono piuttosto erratiche e lunatiche quando volano nel cielo. Quest’anno per la tredicesima edizione del Campionato del Mondo, due atleti girondini , Nicolas Mercier e Ludovic Lambert, hanno riuscito l’exploit di polverizzare il vecchio record del mondo di 34,77 metri realizzato nel lontano 2012 con un lancio proprio incredibile di quasi 40 metri (39,46 metri per essere preciso). Ma che emozione  di vedere quegli stormi di infradito nei cieli bordolesi! E poi la semplicità di questi atleti che non ce la raccontano dopo un tale exploit! Ma lasciamo a loro la parola: “Avevamo l’oggettivo di battere il record mondiale ciò che abbiamo fatto due volte durante la gara di oggi quindi siamo piuttosto soddisfati della nostra giornata. Il giornalista entusiasta: “ma siete campioni del Mondo!” Tra virgolette, risponde con modestia uno degli atleti: Non penso che siamo nel Guiness Book, ma comunque siamo campioni del Mondo, ecco. Un titolo come un altro. siamo campioni dei vacanzieri di Hourtin. Non c’è di allenamento particolare, devi essere semplicemente presente il giorno decisivo. Il segreto è di stendere bene la gamba. Dopo ci vuole un po’ di chance, che l’infradito vada lontano senza prendere il vento e che il ricevitore faccia il suo lavoro. Funziona ogni tanto. Il lancio deve essere dritto, dobbiamo spostarsi bene, essere attenti alla traiettoria e il ricevimento si fa da solo”. Notate che lo stesso giorno, nella mia regione, c’era anche i mondiali di lancio di espadrilles a Bayonne nei Pirenei Atlantici, ma è un’altra storia! 😉