Avevo già parlato del vino bourru su Bordeaux e dintorni qui. È il vino nuovo che bevono tutti i bordolesi da settembre fino alla fine delle vendemmie cioè quasi a gennaio per le vendemmie più tardive. Il vino bourru lo trovate in tutti i mercatini e anche nei supermercati di Bordeaux in autunno. Appena, le uve vengono spremute e cominciano a fermentare che la gente si mette a bere questo succo di uva che sta diventando un vino. Io ne ho già bevuto verso il 15 settembre, ma doveva venire di una regione esotica tipo Provenza o Languedoc. Questa domenica, ne ho trovato al mercato di La Bastide, del vino bourru nostrale, senza solfiti, che viene dalla riva destra dell’estuario della Gironda, dalla zona di Cognac. Io ne sono completamente drogato di questo fottuto vino bourru e ne bevo tutto l’autunno fino a dicembre. Quindi non potevo mancare di comprarne qualche bottiglia. Devo dire che è stato folclorico di tornare a casa, sotto un sole di piombo, con le mie bottiglie di bourru (i tappi sono forati e dovete sempre mantenere le bottiglie dritte). Ho preso il tram e tutta la gente di guardarmi e di farmi degli occhiolini tipo: guardate questo tizio con la sua scorta di vino bourru! Soprattutto che non avevo nemmeno una borsa, certo che a Bordeaux non siamo ipocriti come nei film americani quando si tratta di passeggiare con una bottiglia di vino. Poi, mentre il tramway mi portava a casa, ho ripensato a come mi è venuta questa passione del bourru.
In Francia, non si prende l’aperitivo nei bar, ma sempre a casa. E quando, bambino, andavo a casa dei nonni per il pranzo della domenica c’era sempre l’aperitivo prima di passare a tavola. Non esiste un pranzo o una cena francese senza un aperitivo. Quindi, in autunno, avevo sempre diritto ad un bicchierino di vino nuovo.
Mia madre: Ma cosa stai facendo, mamma?
Mia nonna: Non lo vedi? Sei cieca? Sto servendo un bicchierino di vino bourru ai bambini con dei savoiardi che loro possono inzuppare….
Mia madre: Non voglio che bevano vino!
Mia nonna: Ma che rompiscatole! Non è del vino, è del vino bourru. Un vino per bambini. Non è alcolizzato fa appena quattro o cinque gradi e poi sono due gocce!
Mia madre: ma…
La nonna: E poi, io ne bevo dalla nascita e non sono ancora morta, è la prova che questo vino è buono per la salute. È una tradizione di famiglia vecchia quanto Bordeaux e che dobbiamo mantenere.
I bambini diabolici: Nonna, ci raccontai la storia del vino bourru quando eri bambina dal tuo nonno?
Mia madre: Mamma! Stiamo passando a tavola! Non vai a raccontare questa storia stupida che hai probabilmente inventata!
Mia nonna: Ma non è qualcosa di sporco! È cosi che la gente faceva una volta! Dunque, cari bambini, dal nonno che faceva il vignaiolo a Sainte-Croix-du-Mont quando era il momento del vino bourru, tutti quelli che avevano partecipato alla vendemmia, dai bambini ai vecchietti, bevevano litri e litri di vino bourru quando si cominciava a torchiare le uve E succedeva quello che doveva succedere…
I bambini ipocriti che avevano sentito la storia un milione di volte: Eravate tutti ubriachi?
Mia nonna: No, la gente si metteva a correre tra i filari le mutande alle mani perché se abusate di questo vino, vi viene una diarrea….
Mia madre: Brava mamma! al momento di mangiare. Complimenti, davvero.
Mia nonna: È così, cari bambini, che si faceva una volta per concimare i vigneti quindi non dovete mai esagerare con il vino bourru. Vedi, cattiva, che imparo ai bambini la temperanza che stai raccontando a tutti che li faccio bere.
Mia madre: Mamma….
Sono certa che una fetta di una delle tre o quattro torte che mi avrai preparato, inzuppata in una tazza di bourru, esalterà tutti gli aromi di questo vino.
Buona sera Alex caro 🙂 et …merci.
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No, per te sarà una tazza di Sauternes o di Monbazillac 😉
Buongiorno mia cara Francesca,
Alex
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