Botanica: In Francia, i satiri non hanno bisogno di viagra!

 

Se seguite questo blog, sapete già che ho una passione per i funghi e per tutto quello che riguarda l’etimologia dei loro nomi perché è qualcosa che può essere davvero divertente. Il fungo che vedete sopra è tanto osceno che spesso i libri di micologia non lo indicano. Per dire come la natura del micologo che sia dilettante o professionista è principalmente pudibonda. Il botanica Carl von Linné che diede un nome a tutte le piante dell’universo gli ha dato il nome di Phallus impudicus. Mi fa sorridere questo tipo di eufemismo. Cosa volete, il tizio era svedese e protestante fino al midollo quindi la cosa si capisce facilmente. Nella mia famiglia, non abbiamo questi pudori di signorine e abbiamo un modo di parlare piuttosto bordolese cioè schietto quindi lo chiamiamo “cazzo del diavolo”. In francese è ancora diverso e il suo nome più corrente è “satiro puzzolente”, ma il fungo ha anche altri nomi: uovo del diavolo, spugnola del diavolo, falsa spugnola del diavolo. Forse, mi chiederete cosa c’entra il diavolo con questo simpatico fungo. L’odore, l’abominevole odore di putrefazione che emana di questo fottuto cazzo del diavolo. Un fungo davvero ripugnante, ma anche affascinante. All’estremità del pene, c’è una sostanza verdastra e gelatinosa che puzza di cadavere e che attira le mosche, è cosi che il cazzo del diavolo riesce a diffondere le sue spore, sporcando e ubriacando le mosche con questa sostanza sifilitica. È il lato affascinante di questo fungo perché senza la simbiosi con la mosca, il cazzo del diavolo avrebbe difficoltà a riprodursi. Cari lettori, se passeggiate nei boschi e che sentite un odore orribile di carne in decomposizione, non chiamate la polizia per segnalare che avete scoperto il carnaio di qualche serial killer, verificate prima se non ci sia qualche satiro puzzolente nei dintorni. Poi, se passeggiate con un cane  sguinzagliato nei boschi, non lasciatelo mai leccarvi le mani o il viso perché i cani sono come le mosche e sono avidi di questa sostanza che puzza di cadavere.

3 thoughts on “Botanica: In Francia, i satiri non hanno bisogno di viagra!

  1. Ma è commestibile? Devo confessare che dalla tua minuziosa descrizione, soprattutto in merito alla “sostanza verdastra e gelatinosa che puzza di cadavere e che attira le mosche”, questo fungo è davvero schifoso!

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    • Ma chi avrebbe voglia di mangiare questa cosa? Quando il fungo è giovane, assomiglia a un uovo e può essere mangiato in certi paesi. Ma non da noi perché questo uovo lo chiamiamo già; uovo del diavolo!

      Alex

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  2. Pingback: Botanica: In autunno, le piovre rosse invadono i boschi di Bordeaux! | Bordeaux e dintorni, stagione III

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