Bacino di Arcachon: la più bella spiaggia del Cap Ferret!

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Prima di andare a scoprire la più bella spiaggia del Cap Ferret, saliamo in cima al faro per fare un piccolo punto. La penisola del Cap Ferret è questo stretto cordone litorale di circa 20 km di lunghezza che separa l’Oceano dal Bacino di Arcachon. Gli abitanti di Bordeaux non dicono la penisola del Cap Ferret o il Cap Ferret, ma semplicemente il Ferret. Un’altra cosa da sapere è che i bordolesi non vanno mai “sul” (“sur le” in francese) Bacino di Arcachon per una vacanza o per una giornata in spiaggia come fanno i parigini, ma sempre “al” (“au” in francese) Bacino di Arcachon; sono dettagli linguistici che ci fanno sentire diversi dagli altri francesi (capite superiori). Ma basta con le digressioni. Nello scatto, siamo lato Bacino di Arcachon e vedete ai nostri piedi il quartiere ostreario del Cap Ferret. La laguna di fronte al quartiere ostreario dove vedete alcune barche si chiama la “Conche du Mimbeau” perché evidentemente la baia ha una forma di conca (in guascone questo tipo di baia si chiama una “lugue” molto vicino all’italiano “laguna” questo termine). Il banco di sabbia con la sua tipica vegetazione dunale,  lungo 800 metri e largo 30 metri, che separa la laguna dal Bacino di Arcachon è il “Mimbeau” (dal nome di un marinaio che ci aveva la sua capanna nel XIX secolo) ed è lo scopo della nostra passeggiata perché il “Mimbeau” è considerato la più bella spiaggia del Cap Ferret. Come raggiungere il Mimbeau? A marea bassa, potete attraversare la laguna a piedi. A marea alta, basta attraversare il quartiere ostreario verso la punta del Ferret, poi seguire il sentiero nella pineta che costeggia la laguna, la diga, fino a raggiungere il punto dove il banco di sabbia è collegato alla penisola del Cap Ferret (è quello che vi propongo per questa passeggiata). Potete anche raggiungere il Mimbeau dalla punta del Ferret serpeggiando verso sud tra le discrete ville dei milioniari che si affacciano sul Bacino di Arcachon. A marea alta, essere al Mimbeau è qualcosa di magico perché avete l’impressione di essere veramente su un’isola e fate il bagno con la veduta sul Fuji-Yama dei bordolesi cioè la duna del Pilat e poi le acque sono sempre calme mentre a qualche centinaia di metri ad ovest dove le acque del Bacino di Arcachon incontrano i correnti dell’oceano, è qualcosa diciamo di più “sportivo.” Nello scatto, il mucchio bianco che vedete sull’altra riva è la duna del Pilat. A sinistra le spiagge di Arcachon e, tra la duna e la punta del Ferret, l’ingresso del Bacino di Arcachon.

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Il banco di sabbia del Mimbeau tra laguna e bacino di Arcachon.

Si dice che, all’inizio del XIX secolo, la Guascogna marittima e tutta la zona di Arcachon era meno conosciuta della Polinesia francese e che i primi viaggiatori francesi che scoprirono i marinai, i resinai, i pastori, i pescatori e altri raccoglitori di ostriche che campavano in questo paradiso, furono tanti esterrefatti che chiamarono la zona: la nuova Polinesia, e anche se il nome non è rimasto, capite il perché quando siete al Mimbeau. Notate che  il Mimbeau come tutte le nostre spiagge sono di tutti e che potete ritrovarvi al Mimbeau, in estate, con il vostro asciugamano accanto a un VIP o un milionario francese…Io sono troppo snob per frequentare milionari e poi preferisco il Ferret in inverno quando ci sono solo quattro gatti. O forse non sono snob, ma come molti bordolesi, preferisco l’Oceano Atlantico al Bacino di Arcachon e sarebbe cretino da parte mia di andare sulle spiagge oceaniche del Cap Ferret quando ho le stesse dietro casa mia solo per me, nel Médoc.

 

2 thoughts on “Bacino di Arcachon: la più bella spiaggia del Cap Ferret!

  1. Ricordo ancora la prima vacanza in Francia, precisamente a Biscarrosse-Plage, come qualcosa di magico specialmente alla sera.
    “Scalare” la Duna è stata una sensazione unica, passare dai piedi nell’acqua alla cima qualcosa di inebriante. Anche perché fatta di sera all’imbrunire e con le luci della notte che arrivavano….
    Spero di tornare quest’anno!
    Ciao Alex!

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    • Alcuni anni fa, ho portato un amico italiano a scalare la Duna, un caldo tardo pomeriggio autunnale quando hanno tolto la scala per l’inverno, Appena arrivati in cima che l’amico dopo lo sforzo si è sdraiato e addormentato e si è mancato il tramonto indimenticabile sull’oceano. Quando siamo scesi nella notte, lui mi ha rimproverato di non l’aver svegliato. Fa niente, ho risposto intrigato, torneremo domani, la duna sarà ancora là. 😉

      Buona sera Carlo,

      Alex

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