In cucina con Alex: Torta reale, un dolce italiano del 1570.

Oggi, vi faccio una torta italiana, una torta creata dal cuoco Bartolomeo Scappi nel 1570: la Torta reale (più italiana non è possibile). C’è una ragione, l’altro giorno, ho fatto dei canelé e mi restava dei bianchi d’uovo che avevo congelato (A Bordeaux, i viticoltori usavano gli albumi d’uovo per chiarificare il vino e le loro moglie non sapevano cosa fare con tutte queste tonnellate di tuorli e dunque  hanno inventato i canelé profumandoli con la vaniglia, lo zucchero e il rum che venivano sbarcati sui moli del Porto della Luna). Nella Torta reale non ci sono tuorli quindi è il dolce ideale quando non sapete cosa fare dei vostri albumi o che siete bordolese e che avete la mania di fare dei canelé ogni domenica. Niente paura perché credo questa Torta reale di Bartolomeo Scappi sia la torta più semplice del Mondo, il solo problema è che i gusti della gente del Rinascimento sono diversi di quelli della gente del XXI secolo. 😉

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Gli ingredienti per 6 persone:

  • Per la pasta brisè, potete sia comprare un rotolo sia preparare quella che faccio abitualmente (cliccate qui)
  • 250 g di ricotta
  • 100 g di pinoli
  • 75 g di zucchero
  • 4 bianchi d’uovo
  • 1 pezzo di zenzero fresco (io ho usato un centimetro, dipende dai gusti. Q.B)
  • 1 cucchiaio di acqua di rose.

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Preriscaldate il forno a 200 gradi. Tostate i pinoli 3 a 4 minuti.

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Mescolate la ricotta con lo zenzero grattugiato.

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Aggiungete lo zucchero, i pinoli e l’acqua di rose.

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Montate i bianchi a neve e incorporateli al composto.

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Rivestite uno stampo con la pasta brisée e versate il composto sul fondo.

Al forno per 40 minuti e Buon appetito!

4 thoughts on “In cucina con Alex: Torta reale, un dolce italiano del 1570.

  1. Ma i gusti di allora erano autentici. Dunque questa ricetta non è segreta custodita in cassa-forte come la Torta Barozzi?
    Chissà quando si potrà aggiungere alla tua ricetta un file PP3 (Perfume player3) per potere sentire il dolce profumato appena sfornato! O esiste già?

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    • Ti devo dire che sono stato l’unico ad apprezzare la torta (ma a me piace tutto quello che faccio!), l’associazione rinascimentale zenzero-acqua di rose è stato un vero flop. Trovi la ricetta originale nel libro di cucina di Bartolomeo Scappi che lui ha intitolato sobriamente Opera e che puoi leggere su Google books.

      Non mancare il prossimo appuntamento della rubrica di cucina, Ziryab! Ti cucinerò qualcosa che ha un rapporto con il titolo di una canzone di Muddy Waters! Pazienza, caro amico!

      Alex

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  2. 🙂 bonsoir Alex,
    le canelé di cui scrivi, sono durate il tempo del parcheggio di christoly alla rocade … forse ho esagerato ma erano troppo buone!
    Quanto alla pratica dell’albume nel vino, ricordo la mia prima volta all’Yquem … ricordo lo stupore di certi romani, l’espressione di alcuni toscani e la conferma di altri liguri …io provai un grande piacere nella degustazione… e non dimentico il fascino dello château.
    E a proposito di vino… con cosa accompagneresti la “tua” torta ai pinoli?

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    • Un ottimo moscato d’abruzzo passito per fare dimenticare il gusto della “mia” torta ai pinoli e concludere su una nota positiva perché mi è stato detto: Per un dolce REALE, non rompe tre zampe ad un’anatra! 😉

      Buongiorno Francesca,

      Alex

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