Siamo sul comune di Le Teich nel fondo del Bacino di Arcachon, nel delta del fiume Leyre, fiume che nasce nel cuore delle Lande di Guascogna e che sfocia nel Bacino di Arcachon. Bellissima la fioritura di questa pianta acquatica che sta colonizzando, formando degli immensi tappetti gialli in estate e in autunno, tutti gli affluenti del fiume, prati umidi, stagni e laghi del delta. Non trovate? Sì, allora è la prova che anche un disastro ambientale può essere non privo di un certa bellezza! La pianta acquatica si chiama Jussie in francese – Jussie Ludwigia se volete fare gli eruditi – (Però non conosco il suo nome in italiano), Da noi, si dice più semplicemente il male giallo oppure la peste gialla tanto questa pianta è una tragedia per tutto il nostro fragile ecosistema. Notate che non è colpa della pianta sudamericana e lei non ha mai chiesto di diventare una pianta ornamentale per gli appassionati di acquariofilia e non è la pianta che da solo ha deciso di buttarsi dal suo acquario nel fiume Leyre. È tutta la colpa dell’uomo che, per guadagnare quattro soldi, ha introdotto l’alieno e ha modificato e squilibrato tutto l’ecosistema delle Lande di Guascogna. Forse pensate che sto esagerando parlando di disastro ambientale? Allora sapete che la Jussie cresce alla velocità della luce ed è tanto invasiva e infestante che la sua proliferazione è mortale per le piante acquatiche autoctone che non possono resistere a questa aggressione e quando la Jussie comincia a colonizzare un fiume, potete essere sicuri che è la fine della diversità floristica. Poi, nelle zone fortemente colonizzate dalla Jussie, i raggi solari sono bloccati e le carenze di luce e d’ossigeno fanno crepare tutta la fauna locale (il fenomeno si chiama eutrofizzazione). I pesci, gli insetti, gli uccelli scompaiono. L’acqua non scorre più e muore. La melma dovuta alla decomposizione delle jussie in inverno ostruisce i canali e provoca l’interramento dei fiumi e degli stagni. Questa fottuta pianta resiste al gelo, alle malattie e non ha predatori. Fino a qualche anno, i ricercatori pensavano che le Jussie si riproducessero solo per frammentazione, poi si sono accorti spaventati che anche i semi permettevano la riproduzione. Abbiamo perso la guerra contro le Jussie e ci resta solo gli occhi per piangere. Tutto quello che possiamo fare ora, è tentare di limitare la sua proliferazione e di consolarsi un po’ perché la Jussie non cresce all’ombra e quindi le acque della Leyre sotto la sua famosa foresta galleria non sono colpite dalla peste gialla…
La si puó fumare o è tossica? Ma non potevano introdurre Maria-giovanna invece di Giussy Ludviga?
Ciao, Alex
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Si “fumano” gli euro per impedire la sua propagazione 😉
Buongiorno Ziryab,
Alex
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