Mentre sto morendo…

Giaccio su un letto improvvisato in salotto. Il gatto si è sistemato da giorni su una copertina ai miei piedi e non vuole più né uscire né mangiare. Mi preoccupa questo fottuto gatto. Non posso parlare tanto i miei polmoni mi bruciano e tanto ho passato gli ultimi giorni a vomitare acqua e sangue. Quindi mi sono messo a comunicare telepaticamente con il gatto. Tento di ragionarlo. Cosa farai gatto quando sarò morto? Spero non sia uno di questi fottuti gatti che si lascia morire di crepacuore! Non vuoi fare il tuo mestiere di gatto e andare a cacciare i corvi che vedo, dalla finestra, invadere il giardino? Lui guarda fuori e mi risponde telepaticamente che non ci sono corvi, che sto delirando a causa della febbre. Tu credi, gatto? Allungo la mano per la centesima volta della giornata verso il tavolino e prendo il termometro elettronico a forma di pistola e lo punto verso il mio fronte. Chiudo gli occhi e premo il grilletto. Una raffica di bip affollata mi succhiella le orecchie, guardo lo schermo che indica lo stesso 41 gradi di dieci minuti fa. A me sembra comunque che la febbre sia un po’ calata, no? Cretino! mi risponde telepaticamente il gatto. Tremo dal freddo nonostante le copertine e il riscaldamento spinto al massimo e faccio notare al gatto che la bolletta del gas invece mi farà veramente sudare quando la riceverò in primavera. Ma lui adesso tiene il broncio e non mi risponde più. Tento di leggere un po’ ma è uno sforzo troppo importante per me e, dopo dieci righe, sento la mia testa presa in una morsa e devo prendere un nuovo antidolorifico. Sonnecchio e quando mi risveglio, prendo di nuovo la mia fottuta temperatura che non varia mai. E se guardiamo un po’ la televisione per farci compagnia, gatto? Ma non puoi stare un po’ tranquillo! esclama telepaticamente il gatto. Accendo la televisione e, sullo schermo, vedo un tizio di 105 anni che tenta di battere il record ciclista dell’ora dei più di 105 anni!!! Gatto, dico telepaticamente, Altro che corvi, ora vedo un centenario che si crede Francesco Moser! Il gatto, intrigato, si mette anche lui a guardare lo schermo e lui mi dice che non è un delirio, che la cosa sta succedendo per davvero; assistiamo all’exploit e vediamo anche il vecchio lamentarsi perché avrebbe potuto fare meglio se lui avesse visto che mancavano gli ultimi dieci minuti. Fottuto vecchio. Lui tutto arzillo a 105 anni e io che sono ancora bambino nei suoi confronti e che sto crepando con un fottuto gatto per tutta compagnia. Non è giusto. È la genetica, dice il gatto, lui ha una genetica fuori dal comune; tu, hai la stessa genetica di Marguerite Gautier. Vuoi vedere se sono la Gautier? Scommetto che sono capace di andare fino alla porta d’ingresso e tornare in un lampo. Appena, mi alzo che mi accorgo che ho fatto lo spaccone e dopo due passi la testa mi gira atrocemente. Il gatto mi accompagna, ma sento bene che già andare fino alla porta e sopra le mie forze. Il ritorno è terribile e devo fare una pausa nel bagno per sputare la metà dei miei polmoni nel cesso. Finalmente, chissà come, riesco a raggiungere il letto improvvisato. Hai visto, gatto? Altro che l’exploit del vecchietto, che io sono riuscito a percorrere venti metri senza polmoni. Brava Maggie! scherza telepaticamente il gatto. Poi, mi addormento e fa notte quando lei mi risveglia e mi dà un po’ di brodo. Oggi, racconto, sono riuscito a parlare con il gatto, ma sai che lui ha letto Alexandre Dumas! Stai tranquillo, lei dice, è solo la febbre. Poi, mia madre mi telefona: Hai visto il vecchio in bici? E tu che resti a casa a fare il malato immaginario per un po’ di polmonite! È genetico, mamma. Secondo il gatto, ho la stessa genetica delle protagoniste dei romanzi del XIX secolo, quelle che si spengono come le candele! Mi dici che parli con il gatto? Forse è tempo di chiamare l’ospedale psichiatrico, non pensi? Guardo il gatto sdraiato ai miei piedi e lui si volta per farmi un occhiolino. Sono in inferno.

6 thoughts on “Mentre sto morendo…

  1. Ciao, Alex!
    Mi dispiace che tu non stia bene. Mi domandavo come mai non mi arrivano gli aggiornamenti del tuo blog. Immagino che tu abbia passato il capodanno con la febbre. È una questione di tempo, resisti , curati e andrà tutto bene.
    Get well very soon!

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    • Buona sera Ziryab,

      Gli aggiornamenti non arrivano che sono ammalato o no e me lo hanno scritto altre persone. Confesso che non ho troppo voglia di cercarne le cause e poi deve essere un problema di WordPress e, nel fondo, non mi dispiace che i lettori facciano un piccolo sforzo, ad andare sul blog per verificare ci sono nuovi post o commenti….

      Dice la stessa cosa il gatto, secondo lui, se non faccio il cretino, dovrei tornare in forma verso la fine della settimana prossima. Speriamo.

      Alex

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      • Hai ragione! Noi fans di Bordeaux e dintorni non dobbiamo aspettare le notifiche di wordpress ma andare a visitare il blog. Fidati del gatto. Ancora due o tre giorni e sarai in gamba! Un’amica ha il tuo stesso problema ma invece di guardare la TV fa acquisti da Amazon di ogni genere ogni 3 ore e i corrieri passano a consegnare I pacchi tutti I giorni e il suo stato generale è migliorato, la febbre è scesa, ha ritrovato l’ appetito e più compra più migliora. Prova anche tu. Funziona!
        Serena notte.

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