Donna che legge. Soutine Chaïm (1893-1943). Centro Pompidou. Parigi.
La prima cosa che facciamo a Parigi è di andare al cimitero di Montparnasse perché mia madre vuole assolutamente andare al monumento ai federati per rendere omaggio ai due mille comunardi che furono assassinati e buttati là, dai versagliesi, in una fossa comune. Il tempo delle ciliegie. Poi, mia madre mi dice che il pittore Soutine è stato seppellito nel suo quartiere di Montparnasse che lui amava tanto e che lei vorrebbe vedere la sua tomba. Va bene, mamma, tutti vengono al cimitero di Montparnasse prima di tutto per Baudelaire e noi ci andiamo per Soutine! Mia madre sorride. Povero Baudelaire, lei dice, lui che voleva dormire nell’oblio e tutta questa gente che viene a scocciarlo! Lasciamo in pace questo sfortunato che è costretto di condividere la tomba del suocero che lui odiava. Mamma, penso che dobbiamo tornare a uno degli ingressi per prendere un piano del cimitero, altrimenti non troviamo mai la tomba di Soutine. La cosa preoccupante è che non riesco a scovare la tomba di Soutine nemmeno con il piano e che mia madre comincia a perdere pazienza. Non capisco, mamma, guarda, dicono che la tomba si trova non lontano da quella di Baudelaire, vicino a quella del presidente messicano Porfirio Diaz. Comunque da qualche parte nella zona tra Simone de Beauvoir e Baudelaire. Giriamo e rigiriamo almeno mille volte in questo angolo del cimitero prima di scoprire finalmente la tomba di Soutine che era davanti ai nostri occhi dall’inizio. Tento di giustificarmi. Hai visto come la tomba è modesta e trascurata, mamma? Non mi sorprende che abbiamo avuto tante difficoltà per scovarla. Altro che Baudelaire, lui, Soutine, dorme veramente nell’oblio…O dice piuttosto che non sai leggere una mappa! Perché la tomba è esattamente accanto a quella di Porfirio Diaz come indica la mappa. Va bene, mamma, non litighiamo che non mi sembra che sia stata più brava di me per trovare questa fottuta tomba. Noi abbiamo avuto un’antenata che fu “gazonnière” al cimitero della Chartreuse di Bordeaux. Gazonnière è un’antica parola tipicamente bordolese per designare una donna che di professione manteneva e abbelliva le tombe dei bordolesi seppelliti alla Chartreuse. Insomma una giardiniera che si dedicava ai morti. Una professione modesta, ma abbastanza prestigiosa perché il cimitero della Chartreuse era un luogo di passeggiata stimatissimo dalla borghesia bordolese e le tombe dovevano “mostrarsi” ed essere le più belle possibili. Perché vi racconto questa fottuta storia di gazonnière? Perché ho fatto un errore terribile a dire che la tomba di Soutine era trascurata e, dicendolo, penso di aver risvegliato l’istinto atavico di gazonnière di mia madre. E, ora, temo che mia madre abbia l’idea di mandarmi all’ingresso del cimitero a cercare un annaffiatoio e una spazzola rigida e che passiamo tutto il pomeriggio a pulire la tomba di Soutine…(fine prima parte)