Ci sono tantissimi gusti di gelato da Ernest che ho provocato un ingorgo pedonale nella vecchia via medievale che scende verso il porto. La commessa mi sorride perché dal gelataio Ernest sono fieri di mandare in confusione i clienti davanti alla loro scelta di gusti. Sento la gente protestare nella coda e la signora dietro di me mi tira addirittura dei pugni alla schiena e alle costole per aiutarmi a decidermi. Per favore, due minuti, signora! Non so cosa scegliere! Caspita, ne fanno anche al canelė con dei pezzi di canelé dentro! Sto esitando, signora. Forse lei non lo sa, ma i canelé sono quasi un’invenzione di mia nonna. Sono di Bordeaux e dunque…Va bene, lei mi interrompe, “egli” ci racconterà la sua vita più tardi e ora “egli” si decide che fa un’ora che “egli” sbadiglia alle cornacchie davanti alle vaschette. “Egli” non è la sola persona in vacanza a La Rochelle!….
Qualcuno che ha saputo del mio weekend a La Rochelle mi ha ordinato dei pavė (sampietrini) che sono una delle specialità del cioccolatiere della maison Criollos quindi, dopo la pausa gelato, mi reco rue Chef-de-Ville alla ricerca della minuscola fabbrica di cioccolato che sembra più una gioielleria che la bottega di un cioccolatiere e mi chiedo come fa l’artigiano per produrre qui la tonnellata di sampietrini che lui vende ogni anno a Natale. Comunque mi compro due scrigni con dentro i preziosi sampietrini, Lo scrigno ordinato e l’altro per me. Cosa volete non so resistere alla tentazione…
Non importa il luogo. Se mi trovo in un posto dove vedo l’Oceano Atlantico, mi sento subito a casa. Gli abitanti delle Charentes non sono diversi di noi come pensava una volta la gente di Bordeaux sentendo il loro accento incomprensibile quando loro attraversavano il nostro fiume. La televisione ha cancellato gli accenti e la gente è meno misteriosa di una volta. Anche loro sono mangiatori di ostriche e bevitori di vino. Noto comunque il numero stupefacente di crêperie nelle vie del centro storico di La Rochelle. Tanto che ho l’impressione di essere in Bretagna e non a meno di duecento chilometri da casa mia. Un supplizio per un tizio come me che mangia crêpe solo per la Candelora. Un’altra cosa che mi intriga a La Rochelle e che tutta la gente si veste in marinière e ci sono interi negozi che vendono solo marinière. Altrove la cosa sarebbe davvero ridicola, ma a La Rochelle sembra la regola di indossare la divisa dei marinai per passeggiare in città e sul porto. Ho l’impressione di essere un figurante in una vecchia commedia musicale di Jacques Demy e non sarei sorpreso se qualcuno mi chiedesse di indossare velocemente una marinière perché si aspetta solo me per la ripresa. Ovviamente, scopro che solo i turisti giocano ai marinai d’acqua dolce perché gli abitanti di La Rochelle preferiscono vestirsi in giallo e nero che sono i colori della squadra di rugby locale….
Entro nella chiesa Saint-Sauveur del XVII secolo con il suo vecchio campanile del XV secolo. E posso immaginare la vostra stupefazione leggendo la cosa e sperando forse che qualcuno abbia cacciato via a pedate nel sedere il miscredente che sono. E invece c’è qualcosa che dovete sapere su di me: adoro andare nelle chiese per guardare gli ex voto. Non tutti gli ex voto però, le navi ex voto e le marine ex voto sono una mia passione. Anche per questo, la gente di La Rochelle ci assomiglia e dentro le loro chiese potete ammirare dei modellini stupendi di navi attaccati ai piloni delle navate come potete farlo da noi e immaginarvi le storie di fortune di mare che si nascondono dietro queste offerte. Sono in paradiso. Poi, corro alla cattedrale per vedere se ci sono altre navi ex voto. Ne vedo due in una cappella laterale con una collezione di quadri di marine ex voto, ma è nel buio completo. che delusione! Il sagrestano ha dovuto accorgersi della mia frustrazione e lui si avvicina ridendo. Buongiorno! Lei dovrebbe accostarsi alla grata e forse succederà qualcosa. Faccio come lui dice e quando sono quasi a toccare la grata della cappella, la luce si accende rivelando il tesoro della cattedrale. E la luce fu! esclama sempre ridendo il sagrestano. Quasi mi viene la fede. Cos’è un miracolo? chiedo. Quasi, lui risponde, un miracolo tecnologico, c’è un sensore di movimento che attiva il sistema illuminazione della cappella. Mi sento cretino….
Ah, che bella La Rochelle! Ci sono stata in un giorno d’estate e non puoi toglierti gli occhiali da sole, tanto è bianca e accecante!
E poi, sì, gli ex-voto sono davvero affascinanti.
Il mio ricordo va all’infanzia, quando con babbo e mamma andavamo ogni anno al santuario della Madonna di Montenero, in collina subito alle spalle di Livorno, dove i miei si erano sposati…Un’intera galleria di grazie ricevute -alcune con la narrazione scritta- che non ci stancava mai, eppure ormai le conoscevamo a mente!
Era tanto che non ci pensavo. Grazie Alex,
m.
"Mi piace""Mi piace"
D’altronde si dice anche la città bianca parlando di La Rochelle. Figurati che ero andato a La Rochelle una volta solo, ragazzino. Uno mio nonno aveva lavorato sul porto o all’arsenale durante la guerra o dopo, non mi ricordo più. E lui aveva la nostalgia della città e dunque mi aveva portato con lui a La Rochelle, in pellegrinaggio in qualche modo…Non mancare la terza puntata mia cara Monica!
Promesso, La prossima volta che vado a Livorno, non mancherò di andare a leggere gli ex voto al santuario. Grazie di aver evocato il tuo bellissimo ricordo d’infanzia Monica.
buongiorno,
Alex
"Mi piace""Mi piace"
Bonjour Alex,
Encore une bonne adresse ! Faut donc choisir sur le site avant de prendre la file d’attente !
J’avais fait tomber mon appareil photo dans la vieille ville et donc ramené aucun souvenir. Est-ce que la mairie a été complètement rénovée ?
"Mi piace""Mi piace"
Bonjour Marion,
Non, non, c’est un glacier comme tu peux en trouver sur le bassin d’Arcachon ou à Bordeaux. Sur le site c’est juste si tu veux commander une glace spéciale genre un vacherin. Par contre si tu retournes à La Rochelle, tu dois absolument aller chez Criollos pour acheter des pavés en chocolat. C’est un peu cher, mais c’est absolument divin.
Non, c’est toujours en travaux, malheureusement. Une chose amusante – pas forcément pour les ouvriers cela dit – c’est qu’ils ont mis une espèce de vitrage dans la clôture du chantier pour permettre aux curieux de suivre la progression des travaux.
Alors, tu n’as pas pu prendre en photo leur “cabana chancada”. Si, si, ils n’ont pas l’île aux oiseaux, mais ils ont une cabane tchanquée, ce sera l’objet du prochain post.
Alex
"Mi piace"Piace a 1 persona