Alex nella chiesa dentro la montagna di Biancaterra! Seconda parte.

Qui siamo ai piedi della falesia, sotto il castello feudale, davanti all’ingresso della chiesa sotterranea, rupestre, “monolithe” come si dice in francese, di San Giovanni. Pensate che sotto questo portico ci sono le vestigia della chiesa primitiva che risalirebbe al VIII secolo. Certi fanno risalire la chiesa primitiva anche ai primi secoli della nostra era quando i primi cristiani perseguitati si rifugiavano nelle anfrattuosità delle rocce e nelle grotte per praticare la loro nuova religione. Dunque nel suolo ci sono tombe intagliate nella pietra e a destra l’ingresso della cripta scoperta per caso nel 1961 a causa di un crollo provocato da un camion che sbagliò manovra parcheggiando antistante alla chiesa.

La cripta. Ai tempi dei primi cristiani, la religione ha la moda nella nostra zona era il Mitraismo e forse in questa cavità sotterranea ci si praticava il battesimo romano di Mitra e che, invece di essere battezzati con acqua, gli abitanti di Aubeterre ricevevano uno spruzzo di sangue di toro appena sgozzato. L’ipotesi avventurosa che la chiesa primitiva sia stata costruita sopra un tempio mitraico è tanto più seducente che la cripta assomiglia all’altare del mitreo che si trova a Roma sotto la basilica di San Clemente al Laterano. Comunque secondo gli archeologi si tratta semplicemente di un altare cristiano. Ora lasciamo la cripta per penetrare nella chiesa “monolithe”.

Quello che colpisce e che lascia davvero a bocca aperta quando entrate nella chiesa, sono ovviamente le sue dimensioni gigantesche, ma soprattutto queste colonne esagonali che sostengono le volte a tutto sesto a quasi 30 metri sopra la vostra testa e le gallerie costellate da finestre e belvedere che sono mangiate dall’umidità e dal salnitro. Dunque questa chiesa è posteriore e risale al XI e XII ed è stata scavata nella roccia contemporaneamente alla costruzione del castello feudale. Siamo nel 1096 e il visconte di Aubeterre, Pierre di Castillon detto anche Pierre I – lo stesso che ha fatto scavare la chiesa “monolithe” di Saint-Emilion – parte in compagnia di Goffredo di Buglione per la prima crociata. Lui a Gerusalemme ha difeso il Santo Sepolcro e ha scoperto, in Terra Santa, le chiese scavate nella roccia. E dunque quando Pierre di Castillon torna dalla crociata con tutto un carico di reliquie cristiane, naturalmente gli viene l’idea di ingrandire la chiesa primitiva, scavando la collina sotto il castello in costruzione, per farne una cattedrale, uno scrigno che ospiterà le sue preziose reliquie. Tutti quei lavori faraonici sono affidati a monaci benedettini che si mettono a intagliare a mano la collina. E queste talpe sono motivate perché lavorano per il loro Dio e si dice che tra le reliquie straordinarie portate da Pierre di Castillon da Gerusalemme ci sarebbe anche la croce sulla quale fu crocifisso Gesù. Pensate un po’ che i lavori sono compiuti in appena una decina di anni. Tutto questo tesoro di architettura ha uno scopo: mettere in valore il reliquiario monolito di 6 metri, e che è stato costruito secondo il ricordo che aveva Pierre di Castillon del Santo Sepolcro. Cosa conteneva questo reliquiario? Sicuramente qualcosa che aveva un legame con il Cristo anche se il ricordo di queste reliquie non sono state conservate. Da un lato, il reliquiario e dall’altro, quasi all’ingresso della chiesa, una cavità reliquiario con nel fondo la forma di una croce intagliata che doveva accogliere la croce del supplizio del Cristo. Chiesa come scrigno a reliquie, ma anche necropoli che ospita centinaia di tombe intagliate nella pietra e di sarcofagi scolpiti nelle mura calcaree. Era un privilegio molto ricercato di essere seppellito dentro la chiesa. E tutte le tombe guardano verso il reliquiario. I posti più cari erano quelli più vicino al reliquiario. Forse la gente pensava che essere seppellita a prossimità delle reliquie assicurava un accesso al paradiso più facile. Diciamolo, i signori di Aubeterre facevano soldi con il suolo della loro chiesa. Non sappiamo niente delle reliquie e forse si sono volatilizzate ai tempi delle guerre di religione. Invece sappiamo che alla fine del XVI secolo, il reliquiario serviva di sepoltura ai signori di Aubeterre. Questo è un fatto certo e documentato. Quando entrate nella chiesa, non è facile tanto sembra una grotta, ma dovete immaginare una vera chiesa con le vetrate colorate alle finestre sopra l’ingresso e che inondavano la chiesa di luce, le mura adornate, gli arazzi, gli stemmi dei signori seppelliti nella chiesa che splendevano sopra le loro tombe. Dovete immaginare la stupefazione dei pellegrini di Compostela che si ritrovavano in un luogo che sembrava per loro il Santo Sepolcro. D’altronde questo nome di San Giovanni che si dà alla chiesa è abbastanza recente e, prima la Rivoluzione francese, la chiesa aveva il nome di San Salvatore. Dovete immaginare il percorso che loro dovevano fare dentro la chiesa tra le reliquie e che doveva ricordare la passione del Cristo. Questa reliquia è la croce, quella è un roccia proveniente del Calvario, questo è il lenzuolo funebre del Cristo…Sono cose del genere che dovete immaginare. Va bene, ora che vi ho raccontato la storia molto ma molto parziale di San Giovanni, devo uscire perché ho bisogno di luce naturale, che non sono una talpa io!