Se morissi laggiù…

Se morissi laggiù sul fronte dell’armata,
Tu piangeresti un giorno o mia adorata Lou,
E dopo il mio ricordo cadrebbe come muore
Una granata esplosa sul fronte dell’armata,
Una granata che sembra una mimosa in fiore.
E poi questo ricordo scoppiato nello spazio
Con il mio sangue il mondo ricoprirebbe intero:
Mare, montagne, valli, e la stella che passa,
I soli che maturano stupendi nello spazio
come quei frutti d’oro attorno a Baratier.
Appassito ricordo, vivente in ogni cosa,
Arrosserei le punte del tuo bel seno rosa
Bacerei la tua bocca e; i capelli fiammanti.
E non invecchieresti, ogni tua bella cosa
Rifiorirebbe intatta negli incontri galanti.
Il fatale zampillo del mio sangue sul mondo
Farebbe dono al sole di più luce accecante
Di più colore al fiore, di più impeto all’onda,
Un amore incredibile scenderebbe sul mondo,
Nel tuo corpo dischiuso trionferà l’amante…
Lou, se muoio laggiù, ricordo che s’oblia,
Qualche volta ricordati gli istanti di follia,
Di giovinezza e amore e d’inesausto ardore,
Il mio sangue è la fonte ardente della gioia!
E sii la più felice perché sei la più bella,
O mio unico amore e mia grande follia!
La luce langue
Ora presento
Un lungo, lungo destino di sangue.

Se morissi laggiù… Poesia di Guillaume Apollinaire, 30 gennaio 1915, pubblicata per la prima volta nel 1947 nella raccolta Poesie per Lou. Letta dall’attore Jacques Duby. Traduzione italiana trovata su internet di Claudio Rendina.

5 thoughts on “Se morissi laggiù…

  1. Per quanti è stato proprio cosi! Quanti ragazzini mandati a morire al freddo al gelo di stenti per ideale folle eppure pregnante …quanti! E quanti hanno inviato pensieri di speranza di amore e di rassegnazione …a me è venuto in mente Vian con la sua lettera, una risposta alla desolazione della guerra.
    Bel testo, Alex, grazie, non lo conoscevo.

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    • Oui j’avais pensé à publier la lettre de Boris Vian, puis j’ai su que les enfant de l’école de mon quartier avait appris cette poésie d’Apollinaire (qu je ne connaissais pas) pour la commémoration du centenaire de la première guerre…C’est un poème d’amour, de sang et de mort où le poète se raccroche à l’amour et au souvenir de Lou, allant même à chercher un sens à sa mort probable, pour survivre à la boucherie à laquelle il va être confronté….

      Alex

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