In cucina con Alex: Enchaud per giorni freddi!

Ho deciso di cucinarvi un altro piatto tipico del Sud-Ovest della Francia. Precisamente un enchaud che è un confit di maiale che si mangia quando fa freddo. D’accordo è per il gioco di parole! Potete mangiarlo tutto l’anno. Se, per caso, un giorno, avete l’idea di imboccare la strada tra Bordeaux e Sarlat, questo fottuto enchaud lo troverete sul menù di tutti i ristoranti che incrocerete  sul vostro cammino.

La ricetta è per una lonza di maiale di 2 chili

  • 500 g di strutto
  • 3 scalogni sbucciati e tagliati in due parti
  • Spicchi d’aglio (senza il germe) tagliati a bastoncini. Quanto basta. Da noi molto cioè circa 8 spicchi.
  • Timo (se vi piace), alloro
  • 80 g di sale grosso
  • 10 g di pepe in grani schiacciati

Preriscaldate il forno a 140 gradi. Fate sciogliere in una cocotte lo strutto.

Aggiungete l’alloro, gli scalogni, il pepe e il timo.

Inserite i bastoncini d’aglio nella carne. Arrotolatela nel sale poi disponetela su della carta da cucina per togliere il surplus di sale. Poi mettete la carne nella cocotte. Fate una piccola ebollizione…

E fatela cuocere al forno per circa tre ore.

Togliete la carne dalla cocotte, disponetela in una ciotola e filtrate lo strutto. Poi versatelo sulla carne. In frigo per almeno due giorni.

L’enchaud, potete mangiarlo freddo, riscaldato al forno, per la colazione o la merenda, in entrée tipo paté, in piatto principale con delle patate, la sera quando non sapete cosa cucinare, per il pranzo della domenica…le possibilità sono infinite. In frigo, la carne si conserva circa une mese sotto il suo spesso mantello di strutto, ma è la teoria perché, in realtà, ci sarà sempre qualcuno che andrà a rubarvene un pezzo e, quando avrete l’idea di mangiarne un boccone anche voi di quel delizioso enchaud, ritroverete solo lo strutto e niente sotto!

Non c’è nemmeno bisogno di un coltello, la forchetta basta! Buon appetito!

 

3 thoughts on “In cucina con Alex: Enchaud per giorni freddi!

  1. Lardina, sembra un’etichetta italiana che tra l’altro richiama il contenuto: lardo al femminile. Perché ha un nome che fa pensare all’Italia? si potrebbe chiamare lardinE ou lardonine, o no?
    Io mi sbaglio sempre con gli scalogni e li chiamo les chaloppes 😀
    Sinon, il tuo enchaud non mi è ancora capitato di assaggiarlo, sicuramente deve essere buonissimo riscaldato accompagnato con le frittes ❤

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  2. Moi, l’emballage me fait penser aux vieilles affiches publicitaire des années 30 quand les français ne connaissaient ni le beurre ni l’huile en cuisine, mais seulement le saindoux.

    Je ne sais pas Francesca. On peut imaginer qu’un monsieur Lardin était fabricant de saindoux (aptonymie, ça arrive tout le temps en français). Et donc, quand il a cherché un nom de marque pour son saindoux, il lui est venu en tête l’image de la poitrine de sa femme et lui a donc donné ce nom de Lardina. Lardine c’est trop proche de Sardine ou de Radine. Lardonine on dirait trop le nom d’un élément chimique de celui qui était affiché en classe de physique sur le tableau périodique des éléments de Mendeleïev. Pas trop rassurant la lardonine. Lardine c’est trop banal, Lardina donne une touche exotique. C’est comme une française qui s’appelle Francesca, tout le monde la remarque alors qu’une Françoise. Bof.

    🙂 🙂 🙂 Chaloppe fonctionne aussi avec prénom Charlotte, non ? Ttu ne connais pas de Charlotte au moins Francesca ! Fais gaffe ! 🙂 🙂 🙂

    Bonjour ma chère Francesca,

    Alex

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