Dai, un po’ di coraggio! Salite con me le dune gelide e pietrificate! Mi dite che avete l’impressione che le dita, il naso, le orecchie vi stanno sul punto di cadere? Niente di grave, allora! Cosa ancora? Le nuvole nere che galoppano sopra di noi verso l’oriente? Bah, non saranno alcuni schiaffi di pioggia a fermarvi, no? Sbrighiamoci che fra un’ora tutta la landa sarà inghiottita! Il vento che urla? Non mi dite che non avete mai visto il vento soffiare foreste intere come se fossero volgari fiammiferi? Non siete del Médoc, vero? Quel frastuono infernale? Ma niente! Solo l’oceano che si sta divorando le dune! Siamo quasi alla cima! Chiudete gli occhi per fare gli ultimi metri! Allora, non l’avevo detto che lo spettacolo ne valeva la pena? La schiuma? Quale schiuma? Mi state prendendo in giro, vero? Sono le nevi dell’inverno nel Médoc! …
Molto diverso dalle immagini del post del 17 dicembre!
E poi, come se non bastasse, hai usato anche il bianco e nero…
Ciao, Alex,
m.
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Il mese di dicembre è stato primaverile poi è arrivato l’inverno quei ultimi giorni. Detto questo, confesso che ho usato il bianco e nero per accentuare l’aspetto nevoso dell’oceano! 🙂
Buongiorno Monica!
Alex
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Foto d’artista. La cabane de francis cabrel selon Laurent Gerra:-)
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Une cabane de pêche faite de bois flotté et de bric et de broc sur la pente d’une dune de Lacanau. Ouverte aux quatre vents, pour rêver, se reposer ou simplement respirer.
J’aurais plus pensé à Voulzy ! 😉
Buongiorno mio caro Ziryabb!
Alex
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