Enoptromanzia: Divinazione nella quale s’impiegava uno specchio magico che mostrava gli avvenimenti passati e futuri anche a coloro che avessero bendati gli occhi.
Hanno fatto bene di sistemare uno specchio nelle acque fosche della palude. Non solo per le fate enoptromanti ma anche, in inverno, per i pazzi che imboccano il sentiero melmoso che la sfregia, gli occhi perpetuamente fissati sugli stivali di gomma che sprofondano l’argilla con un rumore di suzione, con la paura di slittare e di cadere nelle acque gelide del pantano o peggio ancora di rompersi qualcosa e di dover aspettare il passaggio ipotetico di un cacciatore d’anatre. Se riescono a raggiungere, in mezzo alle antiche saline, al riparo, lo specchio e che loro guardano dentro, loro vedono il cielo ci si riflettere e dopo ore ad arrancare nella palude, per la prima volta, loro osano alzare gli occhi.