Ogni anno, per il primo maggio, in un prato, c’è il mercato dei fiori nel piccolo paese del Médoc dove vivo. Due ragazzine serie mi accolgono offrendomi gratis del mughetto e un biglietto per la lotteria. Fortunato come sono, incrocio le dita per non vincere il grosso gallo che vedete nello scatto sopra. Il mercante di peonie mi distilla qualche consiglio per le mie peonie erbacee che non sembrano decise a fiorire quest’anno. Una coppia di anziani investono nell’avvenire regalandosi uno stupendo roseto Pierre de Ronsard. Ovunque ci sono tavole dove la gente si mangia ostriche e anguille dell’estuario alla brace, il tutto annaffiato di un vino bianco di un piccolo produttore del paese. I bambini si divertono a fare i funamboli su un filo sistemato tra due pini da un’azienda di potatura. Un amico mi invita ad assaggiare una birra artigianale della zona di Sauternes. Esito davanti la cassa riempita da palme gratis da adottare. Ma no, sarebbe troppo eccentrico di piantare una palma. Saluto il vecchio che fa l’orto dove compro le mie verdure e che ha sistemato il suo banco in mezzo ai mercanti di roseti. Mi compro asparagi di Lacanau e fragole di Sainte-Hélène che faranno la mia cena. Quando torno a casa, non accendo il computer oppure la televisione, che non voglio rovinarmi questa giornata perfetta con le notizie.
Bonjour Alex,
C’est l’idée que je me fais aussi du 1er Mai…
Oui, des moments qui font du bien, surtout après avoir lu un article sur les black-blocs !
Bonne fin de semaine dans ton coin de Paradis !
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Bonjour Marion,
Le malheur de vivre à la campagne et pas dans une grande ville ! 😉
Bon week-end au Bassin,
Alex
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