Non cliccate lo scatto se siete sensibili!
La roba più schifosa da mangiare per un italiano nelle Charentes e in Vandea? Secondo me, è la nutria che viene considerata una leccornia assoluta in quella zona dell’Aquitania, che sia cucinata in civet, in terrina oppure in paté. Già che il transalpino storce il naso a Parigi davanti al monumento della gastronomia francese che è l’andouillette, immagino la sua reazione se dovesse mangiare un sandwich infarcito di paté di nutria! Quindi se leggete un cartello oppure un menù di specialità regionali a La Rochelle o altrove nella zona e che ci vedete scritto ragondin oppure lepre delle paludi, sappiate che è della nutria!
A Bordeaux è più raro di trovarne tranne in qualche zona del Médoc dove abito, ma, da noi, non è una roba che è venduta nei negozi (né altrove) perché la carne non proviene da bestiole di allevamento come nel Nord della regione, ma di attività venatoria. In giugno, è il periodo dei tornei di calcio. Tanti anni fa, mia zia mi aveva chiesto di accompagnare suo figlio che aveva una decina di anni a uno di quei tornei. Dunque ci andiamo e io pensavo comprare i miei sandwich alla ventrêche (pancetta spessa cotta alla griglia tipica della Guascogna) sul posto. E no. I genitori avevano previsto un picnic gargantuesco per almeno cento persone! Dunque c’è questa signora che è conosciuta per fare i migliori millas della Gironda (che sono dolci tipici della Guascogna) e c’è quasi una sommossa di genitori e di bambini intorno alla signora all’ora del pranzo. Lei distribuisce sandwich al paté e porzioni giganti di millas. Aspetto tranquillamente il mio turno. Da leccarsi i baffi! esclama un tizio che viene di inghiottire il suo terzo sandwich. Va bene, riesco ad afferrare chissà come un sandwich, una porzione di dolce e una bibita e poi vado verso il lago per pranzare perché io il calcio e le discussioni sul calcio… La giornata è interminabile meno male che c’è il lago vicino e che ho pensato al costume. Va bene. La sera, faccio il taxi e riporto due o tre orfani a casa loro. Busso alla porta della zia e lei mi invita per un bicchiere. Mi metto a parlare della giornata e del picnic preparato dai genitori e come mi sono sentito a disagio perché non avevo portato niente. E poi, anche dei sandwich al paté che erano davvero squisiti e le dico che erano stati preparati dalla sua amica, la signora che fa i migliori millas della Gironda. Mia zia si mette a guardarmi la bocca aperta e gli occhi spalancati, poi mi chiede se ero sicuro che fosse lei ad aver preparato i sandwich. E certo, rispondo, tutti i genitori la complimentava. Ma tu, insiste mia zia, difficile come sei, ne hai mangiato di quei sandwich? Beh sì, ne ho mangiato uno, era buono, un paté di maiale fatta da lei. Mia zia si mette a ridere a crepapelle e tra due singhiozzi, mi dice: no, non era del maiale. Allora, del coniglio oppure del cinghiale? No, mi fa della testa mia zia che non riesce a parlare tanto lei ride. Va bene. Dopo un mezz’ora, mia zia comincia a calmarsi e mi pugnala dicendomi che era del paté di nutria e che è la seconda specialità della tizia. E di aggiungere: eppure ero sicuro che lo sapevi! Va bene, lo saprai per la prossima volta! Non c’è stata ancora di seconda volta. E ogni volta che sono invitato da un abitante del Médoc, mi ricordo del sandwich alla nutria e di quello che dicono di noi i bordolesi, che siamo come i cinesi che mangiamo tutto quello che corre, cammina, vola, nuota, si arrampica su quel pianeta! Non mi fido più…