Settembre. Zizi è il nome francese di un discreto uccello (zigolo nero), di una cantante (Zizi Jeanmaire), ma soprattutto è il nome infantile che i bambini francesi danno al cazzo. “Lo Zizi” è anche una famosa canzone degli anni 1970 di Pierre Perret che tutti i francesi conoscono e che è anche studiata a scuola tanto la lingua di Pierre Perret è deliziosamente tosta. La canzone racconta un corso sullo zizi a scuola dove “un’insegnante molto simpatica ce ne spiega la meccanica”. Per esempio: lei ha visto quello di un prete con il suo piccolo cappello viola, in piena ascensione, fare una genuflessione; quello di un sarto ebreo che lo usava per misurare il tessuto; che quello di suo marito è molto utile in pasticceria; che quello del camionista si riconosce al grosso collo arrotolato e quello dell’infermiere lampeggia in caso di urgenza. Canzone carinissima….e pericolosissima nella Francia del 2019. Vi racconto la strana vicenda che ha sconvolto il paese Vandeano di Château d’Olonne e vedrete anche come nasce un rumor. Figuratevi che gli abitanti di un palazzo della città Charcot si persuadono che il loro vicino è un pedofilo e propagano la diceria. Un pedofilo di 54 anni vive tra noi. Il rumor s’infiamma e gonfia. Tanto che due vicini, giustizieri da bar sport, decidono di regolare il conto al loro vicino sedicente pedofilo. Tendono un’imboscata all’uomo nelle parti comuni, lo colgono e lo picchiano quasi a morte: diverse fratture, delle coste rotte, un occhio completamente tumefatto. Pensate bene che l’uomo bastonato denuncia i suoi aggressori e tutto finisce al tribunale correzionale. “Ho avuto paura per mia bimba di sei mesi” spiega l’uno degli aggressori ai magistrati della città dei Sables-d’Olonne. Ma perché questo pestaggio? chiede il presidente del tribunale. Allora, cari lettori e care lettrici, ascoltate la risposta incredibile del tizio che sarebbe divertente se la vicenda non fosse drammatica: Lui ascolta Pierre Perret molto forte, la canzone: ” Saprete tutto sullo zizi”, e tutta la gente la sente nel palazzo. Il presidente di ribattere: Lei sa che ascoltare Pierre Perret non fa di qualcuno un pedofilo? Poi una domanda del procuratore della Repubblica: E dove lei ha saputo che il suo vicino è pedofilo? E l’altro, non quello che è allergico alla canzone sullo zizi, il suo complice, trionfante, persuaso di inchiodare il tribunale con un argomento definitivo: ho scopato sua moglie ed è lei che me l’ha detto! Sei mesi di carcere senza condizionali per i due tizi.
Fonte: Francebleu.fr
Incredibile. Conosco la canzone. Molto carina. È in fatto gravissimo. Potevano anche uccidere. Sicuramente questi bulli di condominio non appartengono alla generazione della vittima e non hanno vissuto il successo della canzone a sua epoca e anche dopo. Ma questi bulli non hanno avvocati che impediscono loro di dire idiozie per giustificare il loro comportamento? Viviamo in un’epoca in cui molta gente ha paura dei mulini a vento. «Je fume du thé pour rester éveillé : le cauchemar continue » H.Laalem
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Il vecchio cantante ha risposto in un messaggio di sostegno alla vittima che se i due bulli avessero la capacità di capire le sue canzone, saprebbero che sono persone come loro che sono “storpiati” del zizi (che sicuramente non è un rumor). Non so nemmeno cosa risponderti mio caro Ziryabb. Se qualcuno mi avesse detto una decina di anni fa che si rischierebbe di essere assassinato in Francia per aver ascoltato una simpatica canzone di Pierre Perret….
Buona domenica Ziryab,
Alex
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