Oceano: Le mutande di Bernard Asteyre!

Novembre. Non è raro di incontrare nudisti e naturisti nel Médoc. Anzi il nostro tratto di litorale atlantico è il paradiso del nudismo da La Jenny fino a Monta. Di solito, i naturisti si incontrano piuttosto dalla primavera fino agli ultimi bei giorni dell’autunno. In inverno, tornano verso le nebbie dei Paesi nordici di là del fiume Gironda. Piove. Camminando nelle dune boschive, incrocio le vecchiette del club di escursionismo del paesello in cui vivo, raggruppate intorno al cartello che segnala l’inizio della pista ciclabile. Ridono come delle matte perché hanno posto delle mutande sul cartello. Le conosco queste vecchiette ovviamente, il paese è piccolo. Una mi interpella: Ciao Alex, hai visto come abbiamo bene decorato il cartello con queste belle mutande? Mi viene un dubbio perché le conosco le mie vecchiette medocchine: Non mi dire che avete rubato gli abiti di qualche nudista! Lei ride: E dove troviamo nudisti in inverno con quel freddo? Ma come ci vedi male mio caro amico! No, è un gesto caritatevole che facciamo per un povero disgraziato! Sono le mutande di Bernard Asteyre! Chi? chiedo. Bernard Asteyre! (pronunciate AstEIr in italiano) Non lo conosci? Eppure lui è conosciuto come il lupo bianco nel paese! Ti racconto: Bernard Asteyre è un ciclista che percorre le dune assolutamente nudo tranne che ha le scarpe e un casco per non essere riconosciuto. La interrompo: un nudista dunque! Lei ride: assolutamente no, c’è una bella differenza tra un nudista e un esibizionista! Perché appena “il” Bernard Asteyre vede qualcosa di vagamente femminile nelle dune, fa uno sprint a tutta birra per la sorpassare, si ferma a una cinquantina di metri, scende dalla bici, si volta e esegue quattro passi di danza facendo gironzolare il suo coso. Poi Bernard Asteyre riparte soddisfatto alla ricerca di un’altra spettatrice. Se lo vedessi fare, ti assicuro che ti pisceresti addosso dal ridere! Poverino, dico, con il freddo e l’umidità che abbiamo, il tizio rischia di morire di qualche polmonite! Ma perché non lo denunciate se sapete che è Bernard Asteyre? La vecchietta ride di più bella: veramente non hai capito? Bernard Asteyre è il suo soprannome, Bernard per Bernard Hinault e Asteyre per il famoso ballerino e attore americano Fred Asteyre (cioè Astaire ma pronunciato alla bordolese). Divertente, dico. Ma a cosa assomiglia quel Bernard Asteyre? Difficile da dire, piuttosto giovane però siamo sempre più obnubilate dalla sua danza che dal suo aspetto, ma sicuramente è qualcuno del paese perché conosce molto bene le dune…Interrompo la vecchietta: ma tutto ciò non mi dice come avete fatto per ritrovarvi con le sue mutande nei mani. È che non è finito di raccontarti il coso! Abbiamo, con il gruppo, incrociato Fred Asteyre nelle dune di R… E dunque lui ci ha fatto il suo numero di esibizionista e non ha potuto ripartire a causa di un guasto alla bici! Oh povera bestiola! esclamo, l’avete dilaniato e divorato allora e ne resta solo le mutande! Ma smettila un po’ con le tue stronzate! Bernard Asteyre si è inchinato per esaminare la bici poi si è immobilizzato sapendo di essere intrappolato, noi venivamo dal sud e c’era una battuta ai cinghiali nelle dune di A… a Nord. Sai come restano paralizzati i caprioli quando sono sorpresi da qualcuno? Tale era Bernard Asteyre. Pietrificato il tizio. L’abbiamo deriso da lontano con dei lazzi tipo: allora Bernard Asteyre non ci fai più la danza del vermicello? Delle cose del genere. Poi una donna si è avanzata sul cammino e Bernard Asteyre si è come svegliato ed è scappato nelle dune, attraverso rovi e ginestre, con la bici in spalla verso la strada dipartimentale a Sud. Oh dio! Ci avrà lasciato l’uccello! esclamo con un brivido che mi percorre la colonna vertebrale.  Ma, allora queste fottute mutande alla fine, come avete fatto per ricuperarle? Erano dentro lo zaino. Nel panico, lo zaino che conteneva i suoi vestiti è caduto dal portapacchi della bici e Bernard Asteyre non ha osato tornare indietro per chiedercelo. Tutto qui. Ora lo portiamo – meno le mutande – alla gendarmeria per dire che l’abbiamo trovato nelle dune di R… Penso al tizio completamente nudo in mezzo alle dune. Come farà per tornare a casa, spiegare a sua famiglia o alla moglie la sua situazione…Ci voleva forse lasciare lo zaino sul cammino, dico ad alta voce. Eh! esclama la vecchietta non siamo crudeli! Gli lasciamo le mutande – “trovate” nello zaino – sul cartello ai piedi della duna e siamo ancora troppo brave! Due mesi dopo, ieri dunque, incontro la vecchia medocchina alla panetteria e le chiedo delle notizie di questo fottuto Bernard Asteyre. Niente, lei risponde, non si è più fatto vedere. Poi lei mi fa un occhiolino, ma ti ricordi forse che c’era una battuta ai cinghiali quel giorno. E davanti alla mia aria stordita, la strega scoppia dal ridere…