Médoc. La primavera è arrivata, le galline del vicino sono uscite dal loro fottuto torpore e mi svegliano all’alba, il gatto è stato picchiato da una gazza e devo curare la piaga come posso. Anche i rondoni sono tornati e volano e gridano instancabilmente dall’alba al tramonto nei cieli sopra la mia casa. Mi dico che nella foresta devono fiorire i campanellini, le fragole selvatiche e che presto sarà anche il caso degli asfodeli e dei sambuchi, mi dico ancora che i fiumi della foresta devono essere ingrossati dalle piogge invernali. Una famiglia di caprioli ha lasciato la foresta per pascolare nel prato dietro casa mia. Osservo i giovani giocare a inseguirsi sotto la sorveglianza del resto della famiglia. Insomma un inizio di primavera normale nel Médoc eccetto la mia presenza continua a casa da quattro giorni…
E qui abbiamo completato la prima settimana, sicuramente ce ne sarà un’altra e poi chissà quante altre ancora! Almeno, sono un po’ fortunata come te, perché dalle mie finestre non vedo edifici grigi e strade più o meno deserte, ma campi, olivi e cipressi e boschi e l’aria è densa del canto degli uccellini. Sono a casa, e questo è già un bel risultato.
Buona notte, Alex.
m.
Mia cara Monica, già la mia giornata di domani sarà più leggera di saperti a casa e ti immaginerò guardare dalla tua finestre i campi e ascoltare il canto degli uccelli! 😉
E qui abbiamo completato la prima settimana, sicuramente ce ne sarà un’altra e poi chissà quante altre ancora! Almeno, sono un po’ fortunata come te, perché dalle mie finestre non vedo edifici grigi e strade più o meno deserte, ma campi, olivi e cipressi e boschi e l’aria è densa del canto degli uccellini. Sono a casa, e questo è già un bel risultato.
Buona notte, Alex.
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Mia cara Monica, già la mia giornata di domani sarà più leggera di saperti a casa e ti immaginerò guardare dalla tua finestre i campi e ascoltare il canto degli uccelli! 😉
Buona sera Monica,
Alex
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