Médoc: Parabrezza vernali.

Ovunque il vento oceanico trascina un profumo penetrante e inebriante di resina e di miele, galleggiando con le nuvole colore zolfo, che toglie ai milioni di pini in fiore delle foreste. Piogge e tempeste di polvere d’oro che si abbattono per due settimane sui cammini, sulle dune, sulle distese di brughiere e di ginestre, sui fiumi e le pozzanghere, sulle acque morte degli stagni, sui tetti delle case dei paeselli del Médoc e…sul parabrezza della mia auto abbandonata. 😉

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