C’era una volta un certo Guglielmo Orfayre che era figlio di un mercante e di una mercante del Médoc e, mentre loro erano in viaggio per i loro affari, lui ne aveva approfittato per dilapidare tutto il denaro della famiglia nelle bische bordolesi. Pensate un po’ come un giovane credulone del Médoc è una preda facile da abbindolare per quei furbi di Bordeaux! Non rimaneva niente ai genitori al loro ritorno, nemmeno un soldino, solo quel figlio inconseguente e gli occhi per piangere davanti alla perdita di tutta una vita di duro lavoro. Il padre cacciò Guglielmo dicendogli di andare a cercare fortuna e di tornare solo quando avrà riguadagnato il denaro perso sui tavoli da gioco di Bordeaux. Guglielmo aveva un’altra idea, quella di mettere fine alla sua miserabile vita andando ad annegare nel Mare Oceano. Dunque Guglielmo Orfayre si mise a camminare verso Ovest. Camminò a lungo, camminò giorni e notti sulla strada, nella foresta e attraverso le paludi, camminò per settimane e settimane e, cosa curiosa, il Mare Oceano che era pure non troppo lontano dalla casa dei genitori non si faceva mai né vedere né nemmeno sentire. Un giorno, all’incrocio di un cammino, Guglielmo Orfayre incontrò un uomo seduto sul tronco di un pino e seppe istintivamente che quel tizio era il Diavolo. L’uomo disse a Guglielmo Orfayre: Dove vai? Vado ad annegare perché ho speso nelle bische bordolesi tutto il denaro dei miei genitori e ho causato la loro rovina, rispose Guglielmo. Che storia! Ascolta bene. Non vai più lontano. Torna a casa tua al negozio dei tuoi genitori e vedrai che non ci mancherà niente. Però bisognerà che tu venga a vedermi, a casa mia, alla Duna Verde, in un anno e un giorno, e se avessi l’idea di non venire, andrei a cercarti, credilo bene. Tornato dai genitori, Guglielmo Orfayre ebbe la sorpresa di vedere il negozio riempito delle merci e delle derrate le più rare. Guglielmo Orfayre diventò più saggio e non andò più a sperperare il denaro del negozio nelle bische bordolesi. Tutto era per il meglio nel migliore dei mondi possibili. Tranne che i giorni succedevano ai giorni, i mesi succedevano ai mesi, e il tempo dell’incontro con il diavolo si avvicinava. E successe il momento dove Guglielmo dovette partire per la Duna Verde….(fine prima parte)
10 thoughts on “Oceano: Racconto della Duna Verde.”
… à demain, si vous le voulez bien !! Suspens…
Bon après-midi, Alex et attention, même les balades vers la dune verte sont compromises… un diable invisible est à l’affût ! 😦
Bonjour mon cher Alex,
Moi, je croyais que tu racontais l’histoire du fils prodigue …néanmoins je n’arrive pas à regarder the passion de Mel Gibson 😦
Bon, je vais ranger le prochain travail pour toi 😀
… à demain, si vous le voulez bien !! Suspens…
Bon après-midi, Alex et attention, même les balades vers la dune verte sont compromises… un diable invisible est à l’affût ! 😦
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Tu parles comme ils sont à l’affût ! ils ont un hélicoptère bleu avec des cocardes tricolores qui survole la dune verte ! 😉
Bon après-midi ma chère Marion,
Alex
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😲 Mamma mia! Che trepidazione… Ho paura per quel poveretto.
M.
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Non ti dico niente, ci vorrà leggere la seconda parte e forse anche la terza! 😉
Buongiorno mia cara Monica,
Alex
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Bonjour mon cher Alex,
Moi, je croyais que tu racontais l’histoire du fils prodigue …néanmoins je n’arrive pas à regarder the passion de Mel Gibson 😦
Bon, je vais ranger le prochain travail pour toi 😀
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Le nom du héros du conte est un indice ! 😉
Bonsoir Francesca,
Alex
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