Estuario: Il bordolese più rancoroso del Mondo!

Potete arrivare a Macau dalla strada che costeggia il fiume, quella che i turisti non imboccano mai, e arrivare a Macau senza aver visto un piede di vite: periferie bordolesi, zone industriali, accampamenti di zingari, paludi, campi pieni di mucche bionde, distese di granturco, sponda del fiume sporca di detriti del mondo moderno e di legno pietrificato trasportati dalle maree oceaniche. Fa troppo caldo per le zanzare che si riposano e prendono forze per la loro guerra notturna e perpetuale contro gli uomini. Solo gli stormi di rondoni piagnucoloni che volano nelle vie del paese sono indifferenti a quei già trenta gradi di una metà maggio. Si sente il buon odore della poltiglia bordolese nell’aria e mi dico che i viticoltori devono anche arare con i loro trattori alti su zampe tra i filari; è la stagione. Già si vedono le isole sul fiume, la strada è striminzita e ci vuole stare attenti ai grossi camion che trasportano, a tutta birra, la ghiaia estratta dalle paludi verso Bordeaux. Le prime case che appariscono lungo il fiume, sono signorili, case a pianterreno tipiche, edificate dai ricchi proprietari bordolesi di una volta, che chiamiamo certose. Tutte guardano, in una lunga parata, verso il fiume e quasi supplicano il passante per fargli confessare quella è la più bella. Vanità dei tempi antichi. Parcheggio la macchina, sotto i platani del porto che è nemmeno un prato, davanti alla baracca dove, in stagione, si va per mangiare gamberetti schiaffandosi le cosce, le braccia, e il viso a causa delle zanzare, risalgo la via verso il centro del paese con la sua bianchezza calcarea che brucia gli occhi. Penetro nella vecchia chiesa per trovare un po’ di freschezza e ammirare la nave ex-voto, mi dico che la giornata è perfetta. Poi, vedo la statua di Giovanna d’Arco sul muro opposto che mi da un certo fastidio. Diciamolo, mi prendo come uno schiaffo. So bene che Dio era dal lato dei francesi, dal lato di questo bastardo di Carlo qualcosa e della sua pulzella, che i bordolesi e i medocchini hanno perso la guerra dei Cent’anni un certo 17 luglio 1453, che fate una ricostituzione dell’ultima battaglia, ogni estate, a Castillon per ricordarcelo bene. Ma comunque, non è una ragione per metterci delle statue della fraschetta di Carlo qualcosa fino dentro alle nostre chiese del Médoc. Prima di uscire della chiesa, vado a maledire la lorena che non sarà lei a guastarmi la mia giornata. Non mais !

10 thoughts on “Estuario: Il bordolese più rancoroso del Mondo!

    • Le truc c’est que je t’apprécie trop malgré ton lignage. Et puis, plus prosaïquement , si je te lance un anathème, je perds un cinquième du lectorat de mon blog ! 😉 🙂 🙂 🙂 🙂

      Bon week-end Marion,

      Alex

      Piace a 1 persona

    • A Macau, un paese del Médoc lungo l’estuario con la sua chiesa del XII secolo e dentro la sua maledetta statua di Giovanna d’Arco! Per le lettrici che non capiscono niente di quello che scrivo, ho inserito anche una mappa. E meno male, vedo….

      Bonsoir Francesca !

      Alex

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