Bianca cerbiatta è una canzone medievale francese che, purtroppo, non ha perso nulla della sua attualità. Basta aprire qualsiasi giornale per rendersene conto.
Quelle che vanno al bosco, son la madre e la figlia,
La madre cammina cantando, e la figlia sospira.
Che cosa avete da sospirare, mia bianca Margherita?
Ho in me tanta collera, e non ho il coraggio di dirvelo.
Son fanciulla di giorno, e la notte una bianca cerbiatta,
Mi danno la caccia i prìncipi e i baroni.
E mio fratello Rinaldo è di tutti il peggiore;
Andate, madre mia, andate a dirgli lesta
Che fermi i suoi cani fino a domani a mezzogiorno.
Dove sono i tuoi cani, Rinaldo, la tua nobile muta?
Sono nel bosco a dar la caccia alla bianca cerbiatta.
Fermali, Rinaldo, fermali, ti prego.
Tre volte li ha incitati con il suo corno di rame,
Al terzo suono del corno la bianca cerbiatta è presa.
Mandiamo qualcuno a darle il colpo di grazia e a scuoiarla,
Lo scuoiatore dice: Proprio non so che dire.
Ha i capelli biondi e il seno di una fanciulla.
Ha cavato il coltello e l’ha squartata,
Ne hanno fatto un pranzo per i prìncipi e i baroni:
Eccoci tutti qua, tranne mia sorella Margherita.
Non dovete che mangiare, io sono a capotavola,
La mia testa è nel piatto, il cuore alle caviglie.
Il mio sangue è sparso per tutta la cucina,
E sui vostri neri tizzoni bruciano le mie povere ossa.
Quelle che vanno al bosco, son la madre e la figlia,
La madre cammina cantando, e la figlia sospira.