Espressione francese e duna del Pilat: En chier des ronds de chapeau!

Questi “ronds de chapeau” erano cerchi di piombo che si mettevano dentro i cappelli per mantenerne la forma. Pensate un po’ la sofferenza estrema se doveste cagare una moltitudine di quei “ronds de chapeau”! Non c’è bisogno di farvi un disegno! Dunque L’espressione significa soffrire o far soffrire atrocemente. Volete un esempio concreto, cari lettori e care lettrici? Allora, immaginate come ne cagano dei cerchi di cappelli i migliaia di turisti che si recano, ogni giorno, alla Teste de Buch e che sono costretti da un’ordinanza comunale di salire mascherati i 107 metri di altezza della duna del Pilat sotto i quaranta gradi che abbiamo in quest’estate torrida (peggio di quella del 2003!). Ma non sarebbe meglio di chiudere questa fottuta attrazione invece di far cagare dei cerchi di cappelli a tutta questa gente e rischiare un’epidemia di morti per infarto? Un po’ di buon senso, banda di sadici!

Médoc: Assembramento di asini e di pecore!

Agosto nel Médoc. tranne le nuvole di zanzare e di zanzare tigri che non mi danno tregua dalla mattina alla sera, pensate un po’ che i soli esseri viventi che ho visto questo weekend sono questi asini e queste pecore raggruppati sotto un albero in un campo. Quindi la mia probabilità di contrarre il covid-19 è infinitesimale. In realtà, sono più a rischio di prendere la febbre dengue (c’è stato un caso nel dipartimento accanto) del covid-19. Il vantaggio di vivere in campagna o no. 🙂 

Covid-19: Bordolesi, popolo di sniffatori di roba marocchina e spagnola!

Il melone. Giovanni Boldini (1842-1931). Museo d’Orsay. Parigi

Anche se non possiamo più andare ai mercati all’aperto e nei centri commerciali senza indossare una mascherina, non cambia assolutamente per gli sniffatori di meloni fuori stagione, spagnoli e marocchini, come in giugno dell’anno scorso e come in giugno di quaranta anni fa, li soppesano, li manipolano, li palpeggiano, li portano al naso per sniffarli e, alla fine, rimangono delusi, la sola differenza è che oggi li sniffano attraverso la mascherina! Avete letto bene, attraverso la mascherina! E li ho visti fare ancora stamane! Una donna sniffatrice interpella il suo vicino sniffatore che ha la mascherina addirittura incollata a un melone: Eh, non profumano troppo quest’anno, no? Come l’anno scorso, risponde il tizio, io non ne compro eppure ne ho una voglia pazzesca, però a tre euro il melone, osare proporci questa roba, ma ci prendono veramente per scemi! Quasi mi piscio addosso dal ridere davanti allo spettacolo che si svolge intorno alla cassa dei meloni e che non si ferma mai. Quindi mi chiedo, anche voi, in Italia, cari lettori e care lettrici, sniffate meloni a metà maggio o all’inizio di giugno, appena usciti dai frigoriferi, attraverso una mascherina, e siete sorpresi che la roba non profuma assolutamente niente? Per carità, rispondete no, che mi piace troppo pensare che la gente di Bordeaux è la più scema dell’universo per comportarsi così! 😉 🙂 🙂 🙂 🙂

Bacino di arcachon e covid-19.

Il vantaggio del mar oceano nei confronti del mar mediterraneo? Da noi, due volte al giorno, tutto è disinfettato grazie alle maree!

Durante il confinamento, mentre certi si studiavano l’inglese grazie a delle applicazioni su internet, io mi sono studiato, in dilettante, la lingua dei nonni dentro vecchi libri. Risultato: un disastro. Ora, faccio un pasticcio tra l’italiano e il guascone. Di cui il testo sotto!

Sheitat all’ombra di un vecchio tambarin, osservo un mainatge che rossiga un secchiello più grosso di lui. Sulla diga, una dauna gita, per la centesima volta, la stessa pigna puzzolente al suo cane che non sembra voler mai stancarsi di questo gioco. Lo dròlle si è fermato e ora, eccitato, trauca la hanha alla ricerca di qualche tesoro. Poi, dopo meno di cinque minuti, si mette a crider: ey gahet un gran, nonna! La nonna che ravassejava sulla sabbia dice al nipote di smettere di trementar i granchi e di amassar piuttosto tes che essi non pinzano. Mar venenta. Il bacino d’Arcaishon sembra completamente despudat. A patto di aver mastons, si potrebbe forse chambolhar fino alla montagna d’Arcaishon sull’altra riva apei montar la ròc Blanca. Il mio sguardo segue la linea del ribatge sud e posso quasi respirare lo perhum dei grans pins delle lanas. Poi, gaiti verso Nord, l’isla das audeths e i suoi cabans chancats in mezzo alla laca, i batèus ajacats sulla melma. la penisola dau Herret con i suoi paesi cachats ai piedi dei piqueys, il far roge e blanc nel lontano, gaiti quasi truncas a la mar. La campana della gleyza d’Endarnòs barlumpeja nonché i mas dei batèus che tringlen accarezzati dal vento. Le lirondas voltigiano harlupent marmauches. Se fossi più intelligente, saprei che dus cops al giorno c’è la malina e avrei letto il giornale per conoscere gli orari, ma cosa aspettare di un tizio del Médoc? Niente, ovviamente! Va bene, ancora un’ora e forse potrei chorilhar. 😁😁😁

Sheitat/seduto, tambarin/tamerice, mainatge/bambino, rossiga/trascina, dauna/donna, gita/lancia, dròlle/persona (termine affettuoso), trauca/scava, hanha/fango, crider/gridar, ey/ho, gahet/preso, gran/granchio, trementar/tormentare, amassar/raccogliere, tes/conchiglie, mar venenta/bassa marea, Arcaishon/Arcachon, despudat/vuotato (despudar/vuotare uno stagno), mastons/racchette che permettono di camminare sul fango, chambolhar/camminare nell’acqua per divertirsi, apei/poi, montar/salire, ròc blanca/duna del Pilat, ribatge/sponda, perhum/profumo, lanas/lande, Isla das audeths/isola degli uccelli, cabans chancats/capanne su palafitte, laca/lago, batèus/barche, ajacats/sdraiati, Herret/Ferret, cachats/nascosti, piqueys/dune, roge/rosso, truncas a/fino a, gleyza/chiesa, Endarnòs/Andernos, barlumpejar/sonare, mas/alberi, tringlen/tintinnano, lirondas/rondini, harlupen/inghiottono, marmauches/insetti, dus cops/due volte, malina/marea, chorilhar/guazzare.

 

 

Indovinello e Covid-19: Ritrovate i nuovi termini francesi che sostituiscono gli anglicismi….

Durante l’epidemia di Covi-19, la commissione dell’arricchimento della lingua francese, che dipende dal ministero della Cultura, si è divertita a tradurre alcuni anglicismi che sono apparsi durante l’epidemia o prima e le traduzioni dovranno essere utilizzate – in teoria ovviamente – dall’amministrazione francese. Ci sono persone che hanno sprecato il loro tempo a correre maratoni sul loro balcone e altri che hanno tradotto anglicismi. Secondo me, la stanchezza alla fine è la stessa perché talvolta ci vuole veramente torturarsi per trovare un equivalente francese a una parola inglese che è già di origine francese. Vi faccio un esempio: l’inglese “spoiler”, solo a sentire o leggere questa parola, si sa subito che la sua origine è francese quindi cosa hanno trovato quelli della commissione per sostituire quello anglicismo? Fate il test o no, vi do 13 anglicismi e dovete trovare il termine francese corrispondente.

1: Traffic manager

2: Sensitivity reader

3: Fast fashion

4: Fashion technology

5: Time-lapse

6: Spoiler

7: Podcast

8: Fake news

9: Video mapping

10: Advergaming

11: Extended play

12: Deep fake

13: Clickbait

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A: Hyperaccéléré

B: Audio

C: Démineur éditorial

D: Mini album

E: Piège à clics

F: Divulgâcher

G: Mode express

H: Ludopublicité

I: Infox vidéo

J: responsable de la promotion en ligne

K: Fresque vidéo

l: Technologie de la mode

M: Infox

Oceano: la gente covidiciannovizzata che ci governa in Francia!

la gente covidiciannovizzata che ci governa da Parigi ha inventato la spiaggia dinamica, quella che ci proibisce, noi abitanti dell’Aquitania che abbiamo 720 km di litorale, di essere statico sulla sabbia, di sedersi, di sdraiarsi. Questa gente di Parigi non è capace di capire che la Natura possa essere altra cosa che una specie di struttura da sfruttare, un parco di divertimento, una palestra, un supermercato…. No, per me, cari covidiciannovizzati del governo, vi sembrerà strano, ma la Natura è una necessità vitale come respirare o mangiare. Quindi non farò tutte queste coglionaggini che mi prescrivete. Non andrò in spiaggia per correre, camminare, nuotare, surfare….senza mai smettere di muovermi. No, andrò in spiaggia per fare tutto quello che voglio e anche il resto. Ci andrò per provare la stessa emozione di sempre quando varco l’ultima duna, varcata un milione di volte, e che scopro l’Oceano. Ci andrò per ammirare la sua bellezza quando il sole verdeggia le onde o le tinge di blu al punto che i suoi colori fanno pensare a delle pietre preziose. Ci andrò quando soffia il vento del Nord e che l’Oceano diventa tutto spumoso. Ci andrò per sentire il suo murmuro in estate e i suoi urli in inverno. Ci andrò per sdraiarmi in alto delle dune piantate dai miei antenati e guardare le nuvole. Ci andrò per divertirmi dei voltapietre che corrono sulla spiaggia e per invidiare i nibbi che volano alto nel cielo. Ci andrò per sedermi, in cima alla duna, e leggere tutta una giornata in mezzo alle immortali. Ci andrò per sognare. Ci andrò per respirare l’odore delle alghe o seguire dallo sguardo una barca da pesca, lontano a Ovest, en route verso Arcachon. Ci andrò quando i pini profumano oppure quando gli alberi cadono dopo le tempeste invernali. Ci andrò per non fare un cazzo dall’alba al tramonto. Ci andrò quando le cicale mi rendono pazzo oppure quando sento, in tutta una giornata d’autunno, solo il rumore della campane di un cane da caccia nel lontano. Ci andrò quando il sole brucia e quando ho l’impressione che le mie orecchie stanno per cadere a causa del freddo. Ci andrò per raccogliere funghi e corbezzoli per la marmellata. Ci andrò fino al mio ultimo soffio, solo perché ho bisogno di sedermi e sdraiarmi nelle vecchie dune del Médoc. Quindi potete inviare i droni, l’esercito e gli elicotteri perché non mi muovo! 😉

Covid-19: Il burocratese scolastico francese che ti fa sanguinare il naso e le orecchie quando lo senti!

Al ministero dell’istruzione francese, ti inventano delle parole orrende che ti fanno addirittura sanguinare il naso e le orecchie quando le senti. D’accordo, forse sto esagerando, diciamo che fanno sanguinare solo le orecchie. Ma perché non si accontentano di usare parole che esistono già in francese oppure, come quei pigri di italiani, di infarcire i loro testi e i loro discorsi di inglesismi? No, no, sarebbe troppo semplice, devono torturarci con i loro stupidi neologismi burocratici vuoti di senso. Dunque, ieri sera, al telegiornale, sento questa frase detta da un funzionario del ministero dell’istruzione e che ha dovuto provocare qualche suicidio all’Accademia francese:

È stato deciso che quelli che faranno del presenziale, saranno dispensati del distanziale….

Mi dispiace, caro funzionario che lavori per il ministero dell’istruzione, presenziale e distanziale non esistono affatto in francese, né come aggettivi né come sostantivi! Ma dove sei andato a pescartele queste parole? Ma cosa vogliono dire presenziale e distanziale? Non sarebbe per nascondere che questa frase in francese normale è una verità lapalissiana? È certo che gli insegnanti che tornano a scuola dopo il confinamento non potranno assicurare anche i corsi a distanza da casa loro! Certo anche che dire, in francese normale, al telegiornale, che gli insegnanti che saranno presenti a scuola saranno dispensati dei corsi a distanza è un ovvietà che ti fa passare per l’ultimo dei cretini. Meglio parlare di “presenziale” e di “distanziale” per nascondere la miseria di un frase di un vuoto siderale. Ma comunque, sento istintivamente che c’è qualcosa d’altro, di nascosto dietro questo “presenziale”. Ah, ecco, ora ho capito cosa vuoi dire con il tuo “presenziale”. Gli insegnanti non devono essere “presenti” a scuola per assicurare i loro insegnamenti come pensavo io; pensate credulone come sono! No, no, non è questo che vuoi dire, ma piuttosto: gli insegnanti  che faranno atto di presenza a scuola, saranno dispensati dell’insegnamento a distanza, di cui il neologismo presenziale. Dunque dalla verità lapalissiana passiamo a qualcosa di scandaloso perché meglio un prof che fa un insegnamento a distanza ai suoi allievi che un prof che deve andare a scuola per fare il cane da pastore oppure la pianta ornamentale! Meglio il “distanziale” del “presenziale”. Oppure come direi io che sono all’antico: meglio l’insegnamento a distanza all’assenza di insegnamento tout court. Presenziale: il presente-assente, l’insegnante che non insegna, è un nuovo concetto! Ma caspita, gli insegnanti devono andare a scuola per insegnare, non per fare presenza. Ma ditelo francamente se volete sopprimere la scuola!

 

 

 

Covid-19: Sono asintomatico!

Il malato immaginario di Molière serve anche a vendere dei lassativi in Francia. Notate che il verbo francese “aller” (andare) significa anche “cagare” 😉

Dalla mattina alla sera, i media francesi ti parlano dei famosi asintomatici come se fossero nemici del genere umano. Stamane, al mercato, ho capito bene cos’erano quegli asintomatici. Avreste visto gli sguardi della gente nel mio confronto perché non avevo la mascherina! Come se fossi qualche terrorista! Non rischiavo di non rispettare le distanze fisiche visto che la gente scappava quando mi avvicinavo a una bancarella. Allora, in mezzo a questo gregge di ipocondriaci, ho capito che ero la pecora nera. L’eccezione. L’ipocondriaco asintomatico! Quello che dovrebbe preoccuparsi dal fatto che la sua salute non lo preoccupa.

 

Fumetto del 1919: I nostri nonni valevano quanto noi!*

RICORDO DELL’INFLUENZA SPAGNOLA.

– Sono sconvolta…. mio marito, andato in provincia per affari, è inchiodato, laggiù, a letto, dall’influenza spagnola….

– Non ce la faccio più…L’amo troppo….lo raggiungo…qualche abito e andiamo!…

“Ecco l’albergo!!!

“Ecco la porta della camera….Apriamo!!!

“Ah, che quadro!!!

– Vedo bene la spagnola….ma dov’è l’influenza???…. 

 

A me piace molto questo fumetto, ma sapete già, se leggete regolarmente il blog, che ho un umorismo “vecchia Francia” che esce addirittura dagli almanacchi di una volta! 😉 🙂 🙂 🙂

 

*Il mio titolo è un riferimento alla vicenda del britannico Neil Ferguson che si è fatto beccare…

 

 

 

Covid-19: Il bullo dentro di me!

Domenica scorsa, al telefono, con i figli di mio fratello:

Io: Allora, ritorni a scuola?

Lei: No, facciamo la scuola e i compiti a casa con la mamma! 

Io: Sei contenta di stare sempre a casa, di non vedere le amiche?

Lei: Va bene, sono abituata ormai e la scuola non mi manca per niente…

Io: Ma non te l’hanno ancora detto i tuoi fottuti genitori?

Lei: Che?

Io: Che la scuola elementare  ricomincia il 11 maggio!

Lei: AAARRRRGGGG!!!!!

Io: Ma non è tutto, c’è ancora peggio!

Lei: Che ancora?

Io: Per tuo fratello e tua sorella, la scuola rimane chiusa, figurati che sei la sola a tornare a scuola….

Lei: AAARRRRGGGG!!!!

Sento ridere dietro di lei, è il fratello.

Io: Ma perché sta ridendo il tuo fratello?

Lei: Mi sta prendendo in giro perché devo tornare a scuola e lui dice che sarà bene tranquillo a casa!

Io: Passami questo cretino!

Lui: troppo bella questa notizia, zio!

Io: Sei contento allora?

Lui: Sì, noi, alla scuola media, continuiamo a fare i corsi a distanza….

Io: Ma non ricevete le notizie nella vostra campagna di Dordogna? Perché il Ministro dell’Istruzione ha detto….

Lui: Che ha detto?

Io: Che per la scuola elementare è il 11 maggio, ma che, per le scuole medie e i licei, i corsi ricominciano il primo giorno delle vacanze estive.

Lui: AAARRRRGGGG!!!!……