Come le alose e le lamprede che risalgono i fiumi bordolesi in primavera, vi invito a risalire con me la Garonna seguendo pigramente il corso del fiume lungo la vecchia strada provinciale che collega Bordeaux a Langon. Non vi porto a Sauternes, Sainte-Croix-du-Mont, Loupiac o Cadillac, ad assaggiare i nostri vini bianchi. Ma, a Podensac, una piccola cittadina nelle Graves, che è conosciuto nel mondo intero per il Lillet, il famoso aperitivo di Bordeaux. Perché Podensac? Non per il Lillet. In un precedente post, vi avevo fatto visitare nei Paesi Baschi, la stupenda casa dello scrittore Edmond Rostand che lui chiamava: la sua poesia di pietre e di verdure. E bene figuratevi che, a Podensac, c’è un’altra poesia di pietre e di verdure che potete visitare: il domaine de Chavat che è classificato “jardin remarquable” dal ministero della Cultura, il label più prestigioso per un giardino in Francia, credo. Non visitate lo château che stanno ancora ristrutturando, ma passeggiate nel parco che è diventato il giardino pubblico della cittadina di Podensac e che trabocca di opere dello scultore modenese Ernesto Gazzeri e non solo. La proprietà assomiglia molto a quella di Edmond Rostand a Cambo-les-Bains e potremmo essere addirittura nei Paesi Baschi o sulla costa atlantica e invece siamo in riva alla nostra cara e vecchia Garonna. Quando dico che la proprietà assomiglia a quella di Rostand, non parlo della casa o del giardino, ma dell’ambizione del proprietario di farne uno stravagante teatro di verdure e di sculture, una follia come diciamo in francese, una poesia di pietre e di verdure come diceva Rostand a proposito della sua villa di Arnaga. Come nasce il domaine de Chavat? Chavat era il nome di un modesta proprietà vitivinicola che esisteva già nel XVII secolo, una casetta con un piccolo vigneto. Niente di più. Poi, nel 1914, Chavat è comprato da François Thévenot che è un ricco imprenditore di lavori pubblici e che ha guadagnato una montagna di soldi costruendo delle dighe nei Pirenei. Dunque François Thévenot nel 1917 chiede ai migliori architetti di Francia di edificargli un sogno cioè uno château con uno splendido parco. Ma non solo un parco con le piante più esotiche che possano crescere a Podensac, ma anche un’incredibile terrazza a strapiombo della Garonna, delle grotte artificiali, delle fontane, un fiume che attraversa il giardino, un tempio d’amore, delle serre, le sculture dell’italiano Ernesto Gazzeri…ecc. La cosa più sorprendente in questo giardino è il castello d’acqua che alimenta il fiume e che è la prima opera realizzata da un giovane architetto svizzero, Edouard Jeanneret, di cui le opere sono mondialmente conosciute sotto il nome di Le Corbusier. La proprietà ha accolto per un tempo degli artisti e la più conosciuta è certamente la scrittrice Colette. Poi, negli anni 1930, François Thévenot perde tutto in seguito al crack della borsa americana e la proprietà è comprata dal comune che ne farà una casa di riposo per cinquanta anni. Poi il comune si è deciso, alcuni anni fa, di trasformare Chavat in un giardino pubblico e di ristrutturare tutta la proprietà che ha una superficie di sei ettari. I lavori non sono ancora finiti tanto il cantiere è colossale, ma comunque questo anno si festeggia i primi cent’anni di Chavat. Andateci! Non lo so. Visitate Sauternes o Barsac, poi compratevi qualcosa da mangiare e da bere e andate a fare un picnic a Chavat. Sotto i platani, in riva al fiume, un giorno di canicola. Poi, passate la giornata nel parco a passeggiare tra le statue di Gazzeri: i leoni, il mistero della vita, il soldato romano, Venere al bagno, Euterpe, Calliope, Minerva, il discobolo, la sirena…ecc. Francamente, non c’è niente di più tipico del Sud-Ovest della Francia che di fare una cosa del genere! E se ve lo dice un bordolese…