La madre di Socrate si chiamava Fenarete e faceva la levatrice.

All’occasione di questa giornata internazionale della francofonia evocata nel mio ultimo post, ho scoperto, ieri sera, ascoltando la radio, che la lingua francese aveva partorito di una nuova stranezza. In francese, la parola per dire levatrice è sage-femme e non importa che la sage-femme sia un uomo o una donna. Si dice una sage-femme (letteralmente che conosce la donna) o un uomo sage-femme. Io la pensavo così fino a ieri sera. E bene, ho imparato, sbalordito,  che non è assolutamente più il caso e che il nome della professione è cambiato. All’inizio pensavo che fosse perché il nome di questo mestiere sa un po’ di stregoneria. Ma non è per questo motivo. Figuratevi che gli uomini che scelgono di essere sage-femme non vogliono più sentire il termine “femme” nel nome del loro mestiere. Quindi è stata rispolverata una vecchia parola greca e, ormai, è raccomandato di usare il termine maïeuticien (maieutico) per un uomo e maïeuticienne (maieutica) per una donna. Perché fare semplice quando si può fare complicato come avrebbe detto mia nonna. Troppo popolare, non abbastanza snob il nome di sage-femme che è usato da secoli. Torniamo alle radici greche e usiamo di una parola che è associata più alla filosofia socratica che alla madre di Socrate. Non abbiamo paura del ridicolo e abbasso il termine sage-femme che non fa abbastanza figo! Notate che la cosa non cambia niente all’affare e i maieutici fanno esattamente lo stesso mestiere delle colleghe che loro non vogliono rinunciare alla bellissima parola di sage-femme. Perché non andate a pensare che i maieutici usano qualche metodo socratico per spingere la partoriente a partorire anche qualche verità durante il travaglio – per questo basta lasciare nella stanza il tizio che ha messo la ragazza incinta. No. Assolutamente no. Non c’è nemmeno bisogno di aver qualche nozione di filosofia o essere discepolo di Socrate per praticare la maieutica! Va bene. Che si chiamano come vogliono. Dopotutto quello che si chiede a questi nuovi Socrate è di sapere che Conium maculatum non è il nome di un farmaco. 😉

Venerdi 13: La parola francese del giorno che ti fa vincere allo scrabble!

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L’inizio del massacro dei templari fu ordinato da Filippo il Bello il venerdi 13 ottobre 1307. Questa parola francese divertente e che è davvero difficile da usare in una conversazione fuori dal venerdi 13 è paraskevidékatriaphobie cioè la paura del venerdi 13 [dal greco paraskevi (venerdi), decatreis (tredici) e phobos (paura)].

Francia: La strana lingua parlata nelle scuole francesi!

C’est croquignolet ! dice mia madre quando lei trova qualcosa divertente e carino (anche per qualcosa di assurdo, stupido, ridicolo…ecc…). Vi faccio un esempio sarà più chiaro! Passeggio con lei nelle vie di Bordeaux. Lei è divertita da qualcosa in vetrina tipo la gonna più eccentrica dell’universo oppure dei tacchi a spillo di 10 cm. E lei esclama (non manca mai): C’est croquignolet ! Cosa ne pensi? Saresti “croquignolet” con questa gonna oppure con questi tacchi a spillo, no?  Ti ricordo mamma che sono un ragazzo e che non voglio vestirmi da donna e ancora meno con una gonna di questo tipo! Mia diabolica madre disarma? Mai! e troverà sempre degli argomenti a favore della gonna tipo gli scozzesi e Jean-Paul Gaultier indossano lo kilt, ho visto una trasmissione di moda in cui gli uomini indossavano dei tacchi, non vuoi essere un precursore e lanciare la moda dei tacchi a spillo per gli uomini di Bordeaux?….ecc…ecc…Posso dirvi che siamo “croquignolet” a litigare così per le vie di Bordeaux….

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Sicuramente mia madre avrebbe trovato “croquignolet” l’articolo che stavo leggendo ieri mattina a proposito dell’’ultima riforma scolastica voluta dalla nostra ministra francese dell’Istruzione, Najat Vallaud-Belkacem, che entrerà in vigore nel 2016 e che propone addirittura la soppressione delle ore di apprendimento del latino e del greco nelle scuole superiori e che ha scattato un movimento di sciopero per il 19 maggio dai docenti minacciati di perdere il pane. Ma non era questo il “croquignolet” nell’articolo, ma l’inverosimile politichese scolastico dei pazzi del Consiglio Superiore dei Programmi che hanno dichiarato la morte del greco e del latino e che hanno elaborato il progetto di programma di sostituzione. E credetemi che per questi tizi non solo il greco e il latino sono delle lingue inutili, ma anche il francese! D’altronde non parlano e scrivono in francese, ma utilizzano un orrendo gergo che solo loro devono capire. Un esempio? Capitolo: “Educazione fisica e sportiva”. In Italia si impara a nuotare? Anche in Francia tranne che nuotare è completamente fuori moda  e per il Consiglio Superiore dei Programmi: “l’allievo dovrà attraversare l’acqua in equilibrio orizzontale per immersione prolungata della testa“. Ecco come si dirà “imparare a nuotare” nelle scuole francesi nel 2016. E questo nuovo sport, mi direte, si praticherà sempre in piscina? Certo, tranne che la piscina in francese non si chiamerà più “piscine “ma ambiente acquatico profondo standardizzato!” E non è un scherzo! tutto il progetto di programma è scritto così. Saranno “croquignolet” i programmi scolastici in Francia nel 2016! Cara ministra e Cari membri del Consiglio Superiore dei Programmi, smettete un po’ con tutte queste stronzate e ripristinate le ore di apprendimento del latino e del greco!