Non è piovuto da due mesi. I viticoltori ridono mentre i produttori di patate piangono. A Bordeaux, il sole tramonta quasi alle 10 e tutte le sere vado a camminare, per due ore, in riva all’oceano o nella foresta. In precedenti post, vi avevo parlato delle ragazze di Margaux che annunciano la primavera e degli asfodeli che sono fiori tipici delle foreste della penisola del Médoc in maggio. Nella foresta dietro casa mia crescono anche delle orchidee e anche una bellissima e misteriosa anemone altamente velenosa, lontana cugina delle pulsatilla, che crescerebbe solo in questa foresta e che fa che la foresta è protetta al livello nazionale. Uso il condizionale perché è un’anemone tanto rara che non l’ho mai vista e che l’ultima volta che è stata osservata da un essere umano, correva l’anno 1999. Invece un’altra pianta misteriosa e che è endemica in tutte le foreste della Gironda, fino a tappezzare letteralmente il suolo dei boschi, è l’erbacea della famiglia delle Caryophyllaceae che vedete sopra con i suoi fiori bianchi che sbocciano tra aprile e giugno. La cosa misteriosa e divertente è il nome della pianta! Lo conoscete? La pianta si chiama in francese “sabline des montagnes”, il nome scientifico sia in francese che in italiano è arenaria montana quindi la parola sabline deve significare che la pianta cresce nei terreni sabbiosi. Ma perché una pianta alpina cresce in un paese dove la montagna più alta culmina a 168 metri di altezza a Grignols nel sud del dipartimento? Mistero! Ancora più misterioso, se guardate l’area di ripartizione naturale dell’arenaria montana in Francia, vi accorgerete che la pianta cresce solo in Gironda e lungo il litorale atlantico fino alla Bretagna e che non la troverete quasi mai in montagna! E’ così a Bordeaux: non abbiamo le montagne, ma i fiori di montagne preferiscono vivere a Bordeaux e approfittare del nostro dolce clima bordolese 😉