Il museo delle Belle Arti di Bordeaux è situato nel giardino del palazzo Rohan che è l’altro nome del palazzo comunale di Bordeaux. Il museo è composto da due gallerie parallele, l’una chiude il giardino a Sud e l’altra lo chiude a Nord. Quindi prendete il biglietto nella galleria Sud e, quando avete finito di visitare questa prima galleria, dovete uscire fuori e attraversare tutta la larghezza del giardino per visitare la galleria Nord che ospita le opere più moderne. Ovviamente c’è un perché a questa stranezza che può dare fastidio ai visitatori. I soldi! Sono mancati i soldi per fare la terza galleria a Ovest che avrebbe dovuto collegare le due altre! Al posto della bellissima recinzione e del cancello in ferro battuto che permette di entrare nel giardino ci dovrebbe essere una terza galleria e non dovreste vedere il giardino dalla strada. Ma perché vi racconto tutto ciò? Perché è esattamente su tutta la lunghezza di questa galleria fantasma che l’installazione artistica del grafico bordolese, Frank Tallon, è stata sistemata. L’opera è composta da dodici tende mobili fronte retro che raffigurano paesaggi famosi che potete scoprire nelle due gallerie del museo delle Belle Arti. Lo scopo di questa installazione è di teatralizzare l’ingresso del giardino e lo spazio austero tra gli ingressi delle due gallerie; come presentare un assaggio delle meraviglie che vi aspettano dentro il museo, di invitarvi al viaggio passando dietro le quinte. Funziona? Diciamo che, di solito, passate nella strada con mille preoccupazioni in testa e là vi ritrovate come per magia a vagare tra le tende. A passare da un dolce paesaggio italianizzante a quello di un mare in furia dove un capitano bordolese rischia la sua fregata per salvare una nave olandese. A soffrire il freddo e la nebbia di una sera bordolese e, un momento dopo, l’afa di un giorno d’estate sui moli. A tentare di ricordare il nome di un pittore di cui avete parlato mille volte sul blog. A sorridere perché c’è un tizio che non può staccare gli occhi del seno di una Venere al bagno. Poi vi allontanate e vi sedete su un banco per osservare i visitatori perché sono loro il teatro. Le due donne che toccano questa tenda. Bordolesi sicuramente. Devono dirsi che non sarebbe male questo vinile e questo disegno per una tovaglia. Bambini che giocano a nascondino nel giardino e che non possono impedirsi di venire nascondersi tra le tende. Ragazzine che sfilano e fanno smorfie tra le tende perché c’è un concorso fotografico che premierà gli scatti più originali…Va bene è tempo, dopo questa pausa, di proseguire il viaggio nel museo attraverso tutti quei paesaggi di pietra, di terra, d’acqua e di pelle…
Infatti mi è venuta l’ansia sia leggendoti sia guardndo le foto! Bah! Pero hai ragione: sa di alchimia e di magia ritrovarsi improvvisamente catapultati in queste realtà cosi lontane e distanti per concetto forma epoche situtuazioni …che non sia proprio voluto questo effetto supplementare?
Je t’embrasse bien fort et je recommence à me faire c …ehm a studiare. :*
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Espérons que cela puisse attirer quelques visiteurs supplémentaires au musée même si j’en doute. Oui j’ai bien l’impression que cette thèse tu en as plein le c…ehm les bottes.
D’énormes bises,
Alex
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