Covid-19: Bordolesi, popolo di sniffatori di roba marocchina e spagnola!

Il melone. Giovanni Boldini (1842-1931). Museo d’Orsay. Parigi

Anche se non possiamo più andare ai mercati all’aperto e nei centri commerciali senza indossare una mascherina, non cambia assolutamente per gli sniffatori di meloni fuori stagione, spagnoli e marocchini, come in giugno dell’anno scorso e come in giugno di quaranta anni fa, li soppesano, li manipolano, li palpeggiano, li portano al naso per sniffarli e, alla fine, rimangono delusi, la sola differenza è che oggi li sniffano attraverso la mascherina! Avete letto bene, attraverso la mascherina! E li ho visti fare ancora stamane! Una donna sniffatrice interpella il suo vicino sniffatore che ha la mascherina addirittura incollata a un melone: Eh, non profumano troppo quest’anno, no? Come l’anno scorso, risponde il tizio, io non ne compro eppure ne ho una voglia pazzesca, però a tre euro il melone, osare proporci questa roba, ma ci prendono veramente per scemi! Quasi mi piscio addosso dal ridere davanti allo spettacolo che si svolge intorno alla cassa dei meloni e che non si ferma mai. Quindi mi chiedo, anche voi, in Italia, cari lettori e care lettrici, sniffate meloni a metà maggio o all’inizio di giugno, appena usciti dai frigoriferi, attraverso una mascherina, e siete sorpresi che la roba non profuma assolutamente niente? Per carità, rispondete no, che mi piace troppo pensare che la gente di Bordeaux è la più scema dell’universo per comportarsi così! 😉 🙂 🙂 🙂 🙂

Fumetto del 1919: I nostri nonni valevano quanto noi!*

RICORDO DELL’INFLUENZA SPAGNOLA.

– Sono sconvolta…. mio marito, andato in provincia per affari, è inchiodato, laggiù, a letto, dall’influenza spagnola….

– Non ce la faccio più…L’amo troppo….lo raggiungo…qualche abito e andiamo!…

“Ecco l’albergo!!!

“Ecco la porta della camera….Apriamo!!!

“Ah, che quadro!!!

– Vedo bene la spagnola….ma dov’è l’influenza???…. 

 

A me piace molto questo fumetto, ma sapete già, se leggete regolarmente il blog, che ho un umorismo “vecchia Francia” che esce addirittura dagli almanacchi di una volta! 😉 🙂 🙂 🙂

 

*Il mio titolo è un riferimento alla vicenda del britannico Neil Ferguson che si è fatto beccare…

 

 

 

Covid-19 e riforma del codice civile.

F… mi fa sapere che la professione di avvocato divorzista non dovrebbe conoscere la crisi dopo il confinamento. E mi dico che ci vorrebbe aggiungere un alinea al codice civile alle cause del divorzio: Impossibilità di infrangere l’obbligo di fedeltà dovuta a una convivenza forzata tra coniugi durante un’epidemia. 😉

Covid-19: Il sogno del pangolino.

Immagini come me la godrei, mi diceva un pangolino in un sogno di confinato che ho fatto l’altra notte, se dopo una nuova diatriba di Trump contro la Cina su touiterre, il presidente cinese, Xi Jinping, decidesse finalmente di dire la verità. Basterebbe un touite per rispondere all’americano e vuotare al mondo il pangolino dal sacco: “Il presidente americano ha ragione, non siamo riusciti a stroncare l’epidemia di covid-19 come non riusciranno gli USA. Le balle sulla nostra gestione perfetta dell’epidemia, sul numero minimo delle vittime e sul nostro loquedane draconiano a Wuhan, erano destinate soltanto a nascondere la verità sulla spaventosa ecatombe: oggi, i pangolini in Cina sono più numerosi dei cinesi. Amen.” 😉

 

 

 

 

Metrò parigina e covid-19

Edouard Vuillard 1868-1940), la metro, stazione Villiers. Museo d’Orsay. Parigi

Guardiamo in televisione una pillola dedicata ai trasporti parigini che circolano a vuoto….

Io: Quant’è triste vedere la metrò parigina senza il suo solito casino di passeggeri!

Lei: Eh bé, almeno un problema con questo fottuto covid-19 l’avranno risolto!

Io: Quale? Quello della circolazione, che la gente non può andare a lavorare, che è confinata a casa….

Lei (interrompendomi): Non parlo di questo!

Io: Allora di cosa mi stai parlando? Quale problema hanno risolto con il covid-19?

Lei: Quello dei palpeggiatori della metro pardi!

Io ridendo: Che fine hanno fatto secondo te, quei fottuti palpeggiatori?

Lei: Pardi, si autopalpeggiano a casa, che altro? 😉

Ridiamo come due matti….

 

In cui l’autore di questo blog nota che “bambini” ormai in francese si dice….

…Portatori sani! State attenti, cari lettori confinati, che di quei portatori sani di cui l’unico scopo, in quei tempi bui, è di infettarci ne avete forse nel vostro vicinato o peggio che siete abbastanza incoscienti per accoglierne addirittura a casa vostra. Io sono tanto terrorizzato da loro che appena sento quelli dei vicini ridere attraverso la finestra che dà sul giardino, che rinuncio ad andare dal panettiere per comprare il mio pane razionato quotidiano, tanto ho paura che mi intercettano sul cammino e che mi sputano i loro miasmi in faccia. Non vi lasciate abbindolare dai loro sorrisi e dalle loro coccole! Abbiate sempre in mente che dietro la maschera innocente di un portatore sano di meno di dieci anni si nasconde il peggio dei boia con le sue mani sporche e il suo alito fetido che vi invierà in terapia intensiva tanto velocemente che non avrete nemmeno il tempo di mormoreggiare “marmocchio schifoso”. No, non prendete rischi sconsiderati e chiudeteli a doppia mandata in cantina per la durata dell’epidemia, per la vostra salute e per permettermi – già che sono all’ultimo stadio della paranoia al secondo giorno del Grande Confinamento – di andare tranquillamente dal panettiere e di non soffrire la fame….

Coronavirus: Le nouille e il Duca d’Aquitania!

Stamane al supermarcato, cliccate le orecchiette per ascoltare une bellissima canzone francese!

Grazie nonna, grazie mamma, di avermi fatto crescere con la buona cucina tradizionale del Sudovest della Francia a base di confit di anatra e di patate alla sarladaise. Francamente, mi avreste visto stamane al supermercato passare, pieno di superbia, indifferente, come se fossi l’ultimo Duca d’Aquitania, tra due donne completamente nouille* che si litigavano l’ultima confezione di orecchiette che giaceva sullo scaffalo del reparto pasta, e dirigermi verso i confit, ma sono sicuro che ne avreste pianto di orgoglio. 😉

*Nouille ha un doppio senso in francese. La parola designa in modo spregiativo la pasta, ma anche una persona imbranata o cretina.

 

Coronavirus: Litte Bighorn!

La psicosi generata dall’epidemia di coronavirus raggiunge le vette più alte delle colline americane e si può misurarla con la propagazione sul territorio, alla velocità di una pallottola di Winchester, di un’altra epidemia, quella dell’uso sproporzionato della parola “cluster” che nessun francese conosceva ancora due giorni fa. Non potete guardare un telegiornale – oppure sentire un esperto mediatico di tutto e di niente – senza la sparatoria più della parola coronavirus, della parola “cluster” almeno 30 volte al minuto in un tentativo disperato dell’esperto o del giornalista di superare la cadenza di tiro di una vecchia mitragliatrice Gatling. Domani, partirò per Roma e, ieri, un amico ha tentato di dissuadermi dicendomi che l’Italia è uno dei paesi più pericolosi al mondo in quel momento e che al mio ritorno rischio di finire in un “cluster” o peggio. Tranquillo, ho tentato di rassicurarlo, sarò prudente come un sioux e non farò la fine del generale americano. Lui, mi ha guardato senza capire tipo: Povero uomo l’abbiamo già perso! Poi mi ha sospirato con la sua faccia da funerale: Addio. 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂