Il melone. Giovanni Boldini (1842-1931). Museo d’Orsay. Parigi
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Fumetto del 1919: I nostri nonni valevano quanto noi!*
RICORDO DELL’INFLUENZA SPAGNOLA.
– Sono sconvolta…. mio marito, andato in provincia per affari, è inchiodato, laggiù, a letto, dall’influenza spagnola….
– Non ce la faccio più…L’amo troppo….lo raggiungo…qualche abito e andiamo!…
“Ecco l’albergo!!!
“Ecco la porta della camera….Apriamo!!!
“Ah, che quadro!!!
– Vedo bene la spagnola….ma dov’è l’influenza???….
A me piace molto questo fumetto, ma sapete già, se leggete regolarmente il blog, che ho un umorismo “vecchia Francia” che esce addirittura dagli almanacchi di una volta! 😉 🙂 🙂 🙂
*Il mio titolo è un riferimento alla vicenda del britannico Neil Ferguson che si è fatto beccare…
Covid-19 e riforma del codice civile.
F… mi fa sapere che la professione di avvocato divorzista non dovrebbe conoscere la crisi dopo il confinamento. E mi dico che ci vorrebbe aggiungere un alinea al codice civile alle cause del divorzio: Impossibilità di infrangere l’obbligo di fedeltà dovuta a una convivenza forzata tra coniugi durante un’epidemia. 😉
Covid-19: Il sogno del pangolino.
Immagini come me la godrei, mi diceva un pangolino in un sogno di confinato che ho fatto l’altra notte, se dopo una nuova diatriba di Trump contro la Cina su touiterre, il presidente cinese, Xi Jinping, decidesse finalmente di dire la verità. Basterebbe un touite per rispondere all’americano e vuotare al mondo il pangolino dal sacco: “Il presidente americano ha ragione, non siamo riusciti a stroncare l’epidemia di covid-19 come non riusciranno gli USA. Le balle sulla nostra gestione perfetta dell’epidemia, sul numero minimo delle vittime e sul nostro loquedane draconiano a Wuhan, erano destinate soltanto a nascondere la verità sulla spaventosa ecatombe: oggi, i pangolini in Cina sono più numerosi dei cinesi. Amen.” 😉
In cui l’autore di questo blog riceve un messaggio di Gesù Cristo!
Metrò parigina e covid-19
Edouard Vuillard 1868-1940), la metro, stazione Villiers. Museo d’Orsay. Parigi
Guardiamo in televisione una pillola dedicata ai trasporti parigini che circolano a vuoto….
Io: Quant’è triste vedere la metrò parigina senza il suo solito casino di passeggeri!
Lei: Eh bé, almeno un problema con questo fottuto covid-19 l’avranno risolto!
Io: Quale? Quello della circolazione, che la gente non può andare a lavorare, che è confinata a casa….
Lei (interrompendomi): Non parlo di questo!
Io: Allora di cosa mi stai parlando? Quale problema hanno risolto con il covid-19?
Lei: Quello dei palpeggiatori della metro pardi!
Io ridendo: Che fine hanno fatto secondo te, quei fottuti palpeggiatori?
Lei: Pardi, si autopalpeggiano a casa, che altro? 😉
Ridiamo come due matti….
Ora che sono confinato a causa del covid-19…
In cui l’autore di questo blog nota che “bambini” ormai in francese si dice….
…Portatori sani! State attenti, cari lettori confinati, che di quei portatori sani di cui l’unico scopo, in quei tempi bui, è di infettarci ne avete forse nel vostro vicinato o peggio che siete abbastanza incoscienti per accoglierne addirittura a casa vostra. Io sono tanto terrorizzato da loro che appena sento quelli dei vicini ridere attraverso la finestra che dà sul giardino, che rinuncio ad andare dal panettiere per comprare il mio pane razionato quotidiano, tanto ho paura che mi intercettano sul cammino e che mi sputano i loro miasmi in faccia. Non vi lasciate abbindolare dai loro sorrisi e dalle loro coccole! Abbiate sempre in mente che dietro la maschera innocente di un portatore sano di meno di dieci anni si nasconde il peggio dei boia con le sue mani sporche e il suo alito fetido che vi invierà in terapia intensiva tanto velocemente che non avrete nemmeno il tempo di mormoreggiare “marmocchio schifoso”. No, non prendete rischi sconsiderati e chiudeteli a doppia mandata in cantina per la durata dell’epidemia, per la vostra salute e per permettermi – già che sono all’ultimo stadio della paranoia al secondo giorno del Grande Confinamento – di andare tranquillamente dal panettiere e di non soffrire la fame….
Coronavirus: Le nouille e il Duca d’Aquitania!
Stamane al supermarcato, cliccate le orecchiette per ascoltare une bellissima canzone francese!
Grazie nonna, grazie mamma, di avermi fatto crescere con la buona cucina tradizionale del Sudovest della Francia a base di confit di anatra e di patate alla sarladaise. Francamente, mi avreste visto stamane al supermercato passare, pieno di superbia, indifferente, come se fossi l’ultimo Duca d’Aquitania, tra due donne completamente nouille* che si litigavano l’ultima confezione di orecchiette che giaceva sullo scaffalo del reparto pasta, e dirigermi verso i confit, ma sono sicuro che ne avreste pianto di orgoglio. 😉
*Nouille ha un doppio senso in francese. La parola designa in modo spregiativo la pasta, ma anche una persona imbranata o cretina.