Dove l’autore vi racconta la storia della parola più antica della lingua francese!

Non spendo quasi niente. La foresta mi fornisce tutto. Vischio e rami di agrifoglio per addobbare la casa a Natale. Anche se l’agrifoglio pullula nei boschi del Médoc non è tanto facile di procurarsi bei rami perché la stagione delle bacche rosse è già passata. Ci vuole veramente camminare tanto per scovarne. Mi lascia il tempo di raccontarvi la storia della parola più antica della lingua francese. La storia è stra-conosciuta nella mia famiglia. Una coppia. Il tizio si chiama Adamo e la tizia Eva. La coppia vive in un giardino un’esistenza che assomiglia a quella delle mucche che occupano la palude dietro casa mia. Povera gente. Un serpente che vuole tanto bene alla coppia propone alla tizia, che sembra molto più svegliata del tizio, per cambiare dieta alimentare: una mela. Incuriosita, la tizia smette di pascolare l’erba per assaggiare la mela. Il proprietario del terreno si arrabbia a morte perché il melo è suo e scaccia via i suoi inquilini. Notate che una storia del genere mi è successa una volta. Quando ero ragazzino, la mia famiglia aveva affittato una casa di vacanza nei Pirenei e nel giardino c’era uno stagno. E bene, figuratevi che sono stato accusato di aver pescato e mangiato una trota dal proprietario! Dunque la coppia è stata scacciata via per una mela e noi per una trota. Va bene, è un’altra storia. Dunque la coppia si ritrova fuori dal giardino senza niente. Il proprietario irascibile lascia nemmeno alla coppia il tempo di indossare mutande e se la tizia, che decisamente era più intelligente del tizio, non avesse rubato, uscendo dal giardino, due o tre foglie di fico per coprirsi la cipolla. Loro si sarebbero ritrovati “culi nudi” come dicono gli abitanti del Médoc per designare i nudisti che frequentano le loro spiagge in estate. Il tizio piange, è una pappa molle. La tizia no, è una ragazza coraggiosa. Lei decide di attraversare la foresta per trovare riparo. E non è facile quasi nuda e trascinandosi un codardo come questo fottuto tizio. Dopo qualche chilometro, lei non ne può propro più delle sue lagnanze e lo spinge verso un boschetto dove il tizio si punge il culo con delle foglie spinose. Il tizio si mette a gridare e piangere di dolore: Houx! Houx! Houx! (Houx! si pronuncia come la vocale italiana U!). Ecco. Ora, sapete perché il nome dell’agrifoglio è houx in francese e perché è la più antica parola della nostra lingua 😉

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